230° anniversario della sua morte

L'Università di Pavia celebra Cesare Beccaria, uno dei suoi studenti più illustri

A 260 anni dalla pubblicazione di "Dei delitti e delle pene": in programma eventi e una mostra commemorativa

L'Università di Pavia celebra Cesare Beccaria, uno dei suoi studenti più illustri
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A 260 anni dalla pubblicazione di "Dei delitti e delle pene": l'Università di Pavia celebra Cesare Beccaria, uno dei suoi studenti più celebri. Un omaggio all'illustre giurista e al suo pensiero illuminista con eventi e una mostra commemorativa.

L'Università di Pavia celebra Cesare Beccaria

L’Università di Pavia dedica un omaggio a uno dei suoi studenti più celebri, Cesare Beccaria, in occasione dei 260 anni dalla pubblicazione di "Dei delitti e delle pene". L’evento si terrà il 6 novembre 2024 alle ore 17 nell’Aula Foscolo, con interventi del Magnifico Rettore Francesco Svelto e dei professori Ettore Dezza, Philippe Audegean e Gianni Francioni. Questo incontro vuole ricordare l’eredità di Beccaria (1738-1794), uno dei padri del pensiero giuridico moderno, nell’anno del 230° anniversario della sua morte.

La laurea a Pavia

Cesare Beccaria conseguì a Pavia la laurea in utroque jure il 13 settembre 1758, segnando il suo percorso in una città che sarebbe divenuta un simbolo per gli studi illuministi. Poco dopo di lui, anche altri due membri dell’Accademia dei Pugni, Alessandro Verri e Giambattista Biffi, si laurearono in diritto a Pavia, dando vita a un fervido movimento di pensiero che avrebbe portato Beccaria alla stesura del suo trattato.

"Dei delitti e delle pene", pubblicato anonimamente nel 1764, divenne un’opera di riferimento per la riforma della giustizia penale, sfidando la tradizione e portando avanti le idee illuministe in tema di equità e razionalità delle pene. Parallelamente, Verri pubblicava sulla rivista Il Caffè articoli di grande rilievo giuridico, approfondendo i principi del diritto e della giustizia.

Centro di studi e ricerche su Beccaria

A partire dagli anni Ottanta, l’Università di Pavia è divenuta un centro di studi e ricerche su Beccaria e l’illuminismo lombardo. La Facoltà di Lettere e Filosofia ha pubblicato l’edizione critica e commentata di Dei delitti e delle pene (1984), e dal 1989 al 2014 ha diretto la realizzazione dell’Edizione Nazionale delle opere di Cesare Beccaria, raccolte in sedici volumi. L’Ateneo ha inoltre sostenuto la rivista Studi settecenteschi, unico periodico italiano interamente dedicato al Settecento illuminista, e oggi è punto di riferimento anche per l’Edizione Nazionale delle opere di Pietro Verri.

Beccaria 2.6

In questo contesto nasce Beccaria 2.6, un ciclo di eventi che rende omaggio all’autore e si apre con un convegno giuridico svoltosi il 18 ottobre presso il Collegio Borromeo, con interventi dei professori Ettore Dezza, Emanuela Fugazza e Silvia Larizza. Il 6 novembre prossimo è invece previsto l’Omaggio a Beccaria, seguito il giorno successivo, 7 novembre, da un convegno filosofico al Collegio Ghislieri, con interventi dei professori Gianni Francioni, Philippe Audegean, Dario Ippolito e Gianvito Brindisi.

La mostra

Il ciclo si concluderà infine tra dicembre e gennaio con una mostra presso il Collegio Ghislieri, intitolata Per Cesare Beccaria. Manoscritti, edizioni, cimeli.

La mostra metterà in evidenza il pensiero e le opere del filosofo milanese attraverso manoscritti e antiche edizioni di Dei delitti e delle pene, accompagnati da alcuni cimeli che appartennero a Beccaria e oggi fanno parte della collezione dell’ambasciatore Bernardino Osio. A dominare l’allestimento nel Salone San Pio sarà una grande statua in gesso di Beccaria, custodita dal Museo per la Storia dell’Università di Pavia.

Con questo omaggio, l’Università di Pavia rinnova il proprio ruolo come centro internazionale di studi sul pensiero illuminista, celebrando un personaggio che, con il suo rivoluzionario trattato, ha segnato profondamente la storia della giustizia.

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