Lui muore, il marito chiede la pensione di reversibilità e la ottiene
E' accaduto in Lomellina, primo caso in provincia di Pavia: i due uomini si sono sposati due anni fa.
Lui muore, il marito chiede la pensione di reversibilità e la ottiene. Protagonista della vicenda una coppia omosessuale residente in Lomellina. E' il primo caso in provincia di Pavia.
Pensione di reversibilità
Ha chiesto l'assegno di reversibilità dopo la morte del marito e l'ha ottenuto. Fin qui niente di strano. Se non fosse che stiamo parlando di una coppia omosessuale residente in un comune della Lomellina. I due uomini, uno 30 anni l'altro 65 anni, si sono sposati due anni fa poco dopo l'entrata in vigore della legge sulle unioni civili.
Recentemente è venuto a mancare improvvisamente il 65enne. Il vedovo, a quel punto, decide di chiedere l'assegno di reversibilità. E, primo caso in provincia di Pavia, lo ottiene. A norma di legge.
Cosa dice la legge
La pensione di reversibilità è una prestazione economica a sostegno dei familiari superstiti a seguito della morte di un lavoratore o pensionato iscritto presso una delle gestioni dell’Inps. Per la legge italiana la pensione di reversibilità spetta senza dubbio al coniuge superstite, ma cosa accade invece a chi ha costituito un’unione civile? Ha comunque diritto alla pensione di reversibilità in caso di morte dell’altra parte?
Dopo l’entrata in vigore della legge 76 del 2016, la c.d. legge Cirinnà, anche alle coppie conviventi dello stesso sesso o di sesso opposto è stata riconosciuta la possibilità di ufficializzare il legame di affetto ed avere diritti e doveri analoghi a quelli matrimoniali, anche in caso di morte di uno dei due. La percentuale di pensione del defunto che viene erogata, viene poi stabilita in relazione al reddito del superstite.
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