Lotta all’osteoporosi: a Pavia torna il congresso sulla fragilità ossea
L’edizione 2025 si apre con la voce dei pazienti: coinvolti specialisti, infermieri e fisioterapisti per una gestione condivisa della patologia

Pavia al centro della lotta contro l’osteoporosi con il congresso sulla fragilità ossea: coinvolti specialisti, infermieri e fisioterapisti per una gestione condivisa della patologia.
Convegno sull'osteoporosi
L’osteoporosi e le fratture da fragilità tornano sotto i riflettori della comunità scientifica pavese con l’ottava edizione del Congresso dedicato alla fragilità ossea, un appuntamento che si è ormai affermato come punto di riferimento per la formazione e il confronto tra professionisti del settore sanitario. L’evento che si terrà il 9 e 10 maggio 2025 presso il Centro Congressi Maugeri, è organizzato dalla dottoressa Patrizia Caffetti, responsabile del Centro Osteoporosi dell’ASST di Pavia, con la collaborazione della dottoressa Emanuela Bogliolo del Policlinico San Matteo e del dottor Antonio Giuffrè, Medico di Medicina Generale e referente per la patologia osteoporotica.
La voce dei pazienti al centro del dibattito
A caratterizzare l'edizione 2025, sarà per la prima volta la partecipazione della FEDIOS, l’associazione nazionale dei pazienti con fragilità ossea. L’intervento inaugurale, intitolato “La voce dei pazienti”, aprirà ufficialmente il congresso, portando l’attenzione su vissuti, bisogni e consapevolezze di chi convive quotidianamente con l’osteoporosi.
Consapevolezza, prevenzione e modelli di gestione
Il congresso vuole ribadire con forza la necessità di rafforzare la consapevolezza intorno a una patologia cronica in costante crescita epidemiologica e dal forte impatto socio-sanitario. Una delle priorità è promuovere l’attuazione di percorsi diagnostico-terapeutici (PDTA) efficaci, fondati su modelli integrati come la Fracture Liaison Service (FLS) e l’Ortogeriatria, capaci di migliorare la gestione dei pazienti ottimizzando al contempo le risorse del sistema sanitario.
Malattia sottovalutata
Nonostante i significativi progressi scientifici e farmacologici degli ultimi anni, l’osteoporosi continua a essere sottovalutata tanto dai medici quanto dai pazienti. Alla base di questo “gap diagnostico-terapeutico” vi sono una conoscenza ancora superficiale della patologia, paure infondate verso le terapie farmacologiche e un utilizzo non sempre appropriato dei trattamenti disponibili.
Formazione e casi clinici
Il congresso dedicherà ampio spazio anche alla formazione, con sessioni rivolte al riconoscimento precoce della fragilità ossea attraverso l’analisi delle immagini diagnostiche (come la MOC) e degli esami clinici. I medici in formazione specialistica presenteranno casi clinici, contribuendo al confronto tra discipline e alla diffusione delle buone pratiche.
La gestione della fragilità ossea richiede un lavoro di squadra tra specialisti in malattie metaboliche dell’osso (i cosiddetti Bone Specialist), medici di medicina generale, infermieri, fisioterapisti e altri professionisti sanitari. Due figure emergenti in particolare – l’Infermiere di Famiglia e Comunità (IFeC) e l’Infermiere Case Manager (ICM) – sono oggi elementi chiave per l’applicazione sul territorio del modello di presa in carico previsto dalla Regione Lombardia.
Relatori nazionali e internazionali
Il congresso pavese potrà contare sulla partecipazione di relatori di alto profilo, provenienti da contesti nazionali e internazionali, che offriranno ai partecipanti una panoramica aggiornata e multidisciplinare sulla fragilità ossea e sulla sua gestione. Un’occasione preziosa per costruire, insieme, una nuova cultura della prevenzione e della cura.
CLICCANDO QUI è possibile visionare il programma completo del congresso.