REGIONE LOMBARDIA

L'IUSS e l'Università di Pavia tra le beneficiarie del bando da 50 milioni di Regione Lombardia per la ricerca

Il nuovo fondo sostiene l’ammodernamento delle infrastrutture universitarie e promuove il dialogo tra atenei e imprese locali

L'IUSS e l'Università di Pavia tra le beneficiarie del bando da 50 milioni di Regione Lombardia per la ricerca
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Regione Lombardia stanzia 50 milioni di euro per potenziare le infrastrutture di ricerca delle università, promuovendo il trasferimento tecnologico e la collaborazione con le imprese. Tra le beneficiarie ci sono anche l’Università di Pavia e l’IUSS di Pavia, con contributi a fondo perduto fino a 5 milioni di euro.

Fondo straordinario per le università lombarde

Regione Lombardia ha stanziato 50 milioni di euro per il bando “Infrastrutture di Ricerca per il Trasferimento Tecnologico”, destinato agli atenei del territorio. La misura, finanziata dal Programma Regionale FESR 2021–2027, punta a sostenere progetti di ammodernamento o creazione di laboratori e infrastrutture innovative, con l’obiettivo di rafforzare la collaborazione tra università e imprese.

Le domande potranno essere presentate fino al 23 ottobre 2025, con un investimento minimo richiesto di 500mila euro.

L’assessore regionale all’Università, Ricerca e Innovazione, Alessandro Fermi, ha sottolineato l’importanza del progetto:

“Vogliamo che la ricerca non resti chiusa nei laboratori, ma diventi motore di sviluppo e innovazione per tutto il territorio”.

Secondo Fermi, le università rappresentano un asset strategico per la competitività lombarda, locale e internazionale. Il potenziamento delle infrastrutture consente infatti di rimanere all’avanguardia in un contesto di rapide evoluzioni tecnologiche.

Alessandro Fermi

Le università coinvolte

Il bando è rivolto alle quindici Università lombarde statali e non statali: Università degli Studi di Milano, Politecnico di Milano, Università Bocconi, Università Cattolica del Sacro Cuore, Università di Pavia, Università degli Studi di Bergamo, Università degli Studi di Brescia, Università dell’Insubria, IULM, LIUC, Humanitas University, Università Vita-Salute San Raffaele, IUSS di Pavia, Università degli Studi di Milano-Bicocca e Università Telematica E-Campus.

Dalle proposte preliminari degli atenei raccolte in fase di ricognizione si può avere un quadro dei progetti che potrebbero ottenere il finanziamento. Tra questi ci sono, ad esempio, laboratori per lo studio dell’invecchiamento e per la produzione di terapie avanzate; simulatori dinamici per la guida di aeromobili o per la gestione di linee manifatturiere; grandi strumentazioni per applicare le nuove scoperte nel settore dell’Intelligenza Artificiale oppure progetti dedicati alla Space Economy.

Modalità di finanziamento

L’agevolazione consiste in un contributo a fondo perduto, con un importo massimo variabile in base al regime di aiuto applicabile:

  • fino a 3 milioni di euro (80% delle spese ammesse) in caso gli atenei non abbiano usufruito di aiuti di Stato;
  • fino a 5 milioni di euro (50% delle spese ammesse) in applicazione del Regolamento GBER, ovvero il regolamento generale di esenzione per categoria che consente agli Stati membri dell’Unione europea di destinare importi significativi di aiuti pubblici a una vasta gamma di progetti e attività senza dover richiedere l’autorizzazione preventiva alla Commissione europea.

I progetti finanziabili devono prevedere un investimento minimo di 500mila euro.

Le domande di partecipazione potranno essere presentate esclusivamente online sulla piattaforma regionale Bandi e Servizi dal 26 agosto al 23 ottobre 2025 all’indirizzo www.bandi.regione.lombardia.it.