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L’intelligenza artificiale che anticipa l’Alzheimer: il tool pavese che cambia la diagnosi

Trace4Ad predice con grande precisione la progressione verso la demenza fino a due anni prima

L’intelligenza artificiale che anticipa l’Alzheimer: il tool pavese che cambia la diagnosi
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L’intelligenza artificiale che anticipa l’Alzheimer: arriva Trace4Ad, il tool pavese che cambia la diagnosi e predice con grande precisione la progressione verso la demenza fino a due anni prima.

Alzheimer e diagnosi precoce

Un nuovo strumento basato sull’intelligenza artificiale è in grado di prevedere, con largo anticipo, la progressione della malattia di Alzheimer nei soggetti a rischio. Si chiama Trace4Ad ed è stato sviluppato da DeepTrace Technologies, spinoff dell’Istituto Universitario di Studi Superiori (IUSS) di Pavia, guidato dal Ceo Christian Salvatore. Il dispositivo è stato recentemente validato da un ampio studio pubblicato sulla rivista scientifica Frontiers in Neurology, confermandone l'efficacia sia clinica sia economica.

Come funziona

Trace4Ad è stato progettato per supportare i medici nella valutazione dei disturbi neurocognitivi, identificando le possibili cause e prevedendo, con un orizzonte temporale di 24 mesi, la probabilità di evoluzione verso la demenza da Alzheimer. Il sistema analizza automaticamente risonanze magnetiche cerebrali (MRI) e test neuropsicologici, offrendo così un supporto diagnostico preciso e tempestivo, con una forte componente di personalizzazione.

Uno studio internazionale

Lo studio ha coinvolto 795 pazienti provenienti da 66 centri specializzati in Europa e Nord America. Tra questi, anche strutture italiane di eccellenza come il Centro Diagnostico Italiano di Milano, il Policlinico San Donato e il Centro Neurolesi Bonino Pulejo di Messina, oltre alla prestigiosa collaborazione con l’Alzheimer’s Disease Neuroimaging Initiative in Canada.

I risultati parlano chiaro: l’intelligenza artificiale impiegata da Trace4Ad ha raggiunto una accuratezza superiore al 90% nella formulazione dell’ipotesi causale di disordini neurocognitivi, una sensibilità dell’89% e una specificità dell’82% nella previsione della conversione clinica alla demenza entro due anni.

Applicazioni pratiche

Il tool è pensato per l’utilizzo all’interno delle memory clinic e dei Centri per i disturbi cognitivi e le demenze (CDCD), dove può rappresentare una svolta per una diagnosi più precoce e mirata. Il suo impiego, su indicazione di neurologi specialisti, punta a migliorare l’efficienza del sistema sanitario, ridurre i costi e, soprattutto, garantire cure personalizzate e tempestive ai pazienti.

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