SALUTE e CURA

L'arte come terapia, al San Matteo un progetto innovativo per le donne in cura oncologica

Un percorso individuale di arteterapia aiuta le pazienti affette da tumore al seno a ritrovare benessere psicologico e fisico

L'arte come terapia, al San Matteo un progetto innovativo per le donne in cura oncologica
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L'arte come terapia: un progetto innovativo per le donne operate al seno e in cura oncologica: Un percorso individuale di arteterapia aiuta le pazienti affette da tumore al seno a ritrovare benessere psicologico e fisico.

L'arte come terapia

Un'iniziativa che unisce creatività e supporto terapeutico per migliorare la qualità della vita delle donne in cura oncologica: questo l'obiettivo del progetto promosso dall'Associazione Pavia Donna ADOS, in collaborazione con la Chirurgia Generale 3 – Senologia della Fondazione IRCCS Policlinico San Matteo di Pavia, sotto la direzione della dottoressa Adele Sgarella.

Per donne in trattamento per tumore al seno

Il percorso di arteterapia è pensato per donne in trattamento per tumore al seno e si distingue per il suo approccio personalizzato e individuale. Grazie a dieci incontri dedicati, le partecipanti hanno avuto l’opportunità di esplorare le proprie emozioni e vissuti attraverso l’arte, supportate dalla dottoressa Manuela Micheletti, arte-terapeuta, e dalla dottoressa Francesca Dionigi, psico-oncologa del Policlinico San Matteo.

"Ogni donna ha potuto vivere un’esperienza unica, un viaggio interiore che l’ha aiutata a dare forma alle proprie emozioni e a rafforzare la consapevolezza di sé", spiega Manuela Micheletti.

Questo approccio individuale consente infatti di rispondere in modo mirato alle esigenze psicologiche delle pazienti, integrando l’arte in un percorso terapeutico più ampio.

Arteterapia al San Matteo

Psico-oncologia e arteterapia

L’integrazione tra psico-oncologia e arteterapia si è dimostrata efficace: "Abbiamo riscontrato un miglioramento significativo nella gestione dell'ansia, della depressione e dello stress psicologico", sottolinea la dottoressa Francesca Dionigi. Il beneficio non è solo emotivo, ma anche fisico, contribuendo a un benessere complessivo delle pazienti.

Grazie al successo ottenuto, il progetto proseguirà nel 2024/2025, coinvolgendo nuove partecipanti.

"Siamo orgogliose di poter offrire un percorso terapeutico così innovativo – afferma Denis Verrini, presidentessa di ADOS –. Con il nostro impegno, speriamo di continuare a fare la differenza nella vita di tante donne in trattamento oncologico".

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