CRONACA

La Polizia Penitenziaria scova e sequestra droga e telefonini in carcere a Pavia

Il SAPPE lancia l’ennesimo allarme: episodi come quello di Pavia non devono diventare la norma

La Polizia Penitenziaria scova e sequestra droga e telefonini in carcere a Pavia
Pubblicato:

Droga e telefonini scovati e sequestrati in carcere a Pavia. La denuncia del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria (SAPPE): "Episodi che non devono diventare la norma".

Droga e telefonini in carcere a Pavia

Nuovo colpo al traffico illecito all'interno delle carceri italiane. Durante una perquisizione straordinaria presso la Casa circondariale di Pavia, la Polizia Penitenziaria ha scoperto e sequestrato circa 200 grammi di hashish e tre telefoni cellulari. La notizia, diffusa dal Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria (SAPPE), accende i riflettori su un fenomeno in continua espansione e sulle difficoltà che il personale di sicurezza affronta quotidianamente.

Alfonso Greco, segretario regionale lombardo del SAPPE, ha voluto sottolineare il grande impegno degli agenti:

"Plauso al lavoro della Polizia Penitenziaria della Casa circondariale di Pavia, che nonostante le difficoltà e criticità quotidiane riesce a contrastare l'introduzione di sostanze stupefacenti e oggetti non consentiti, garantendo così ordine e sicurezza nella struttura".

Un problema nazionale

Il problema dell'introduzione illegale di telefoni cellulari e droghe all'interno delle carceri italiane è un'emergenza che si protrae da anni. Donato Capece, segretario generale del SAPPE, ha snocciolato numeri preoccupanti:

"Nel triennio 2022-2024 sono stati sequestrati dalla Polizia Penitenziaria circa 5.000 telefoni cellulari (4.931, per la precisione) nelle carceri italiane".

Capece non nasconde la frustrazione per la mancanza di interventi adeguati: "Non serve una trasmissione scandalistica in TV per scoprire che in carcere circolano troppi telefoni. Lo denunciamo da anni, ma tutti se ne fregano, compresi coloro che oggi si stupiscono. È necessario un intervento immediato del Provveditorato regionale dell’Amministrazione penitenziaria di Milano e del Ministero della Giustizia per adottare misure straordinarie. Tra queste, la richiesta di schermare le strutture carcerarie e dotare i reparti della Polizia Penitenziaria di strumenti adeguati per contrastare i sorvoli non autorizzati".

Sicurezza a rischio

Il SAPPE lancia l’ennesimo allarme: episodi come quello di Pavia non devono diventare la norma.

"La sicurezza degli operatori, dei detenuti e dell’intera comunità è in pericolo. Non possiamo permetterci di restare inerti davanti a questa escalation di illegalità", ha concluso Capece, ribadendo la necessità di azioni concrete e tempestive da parte delle istituzioni.

L’episodio di Pavia è solo l’ultimo di una lunga serie e dimostra quanto sia necessario rafforzare i controlli e fornire al personale strumenti più efficaci per fronteggiare il problema.

Commenti
Lascia il tuo pensiero

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Seguici sui nostri canali