DOSSIERAGGIO

Inchiesta Perugia, tra gli 800 nomi illustri spiati spunta quello di Ciocca: "Fatto grave, ma non ho nulla da nascondere"

L'europarlamentare pavese ha dichiarato di non essere turbato personalmente ma ha sollevato domande sul motivo dietro questi presunti atti illegali

Inchiesta Perugia, tra gli 800 nomi illustri spiati spunta quello di Ciocca: "Fatto grave, ma non ho nulla da nascondere"
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Il caso delle centinaia di personalità di spicco spiate (vip, sportivi, imprenditori e politici)  non si placa. Ma chi sono i nomi illustri che venivano spiati? Piano, piano, alla spicciolata, la lista si ingrossa e spunta anche il nome dell'europarlamentare pavese Angelo Ciocca.

Vip spiati, tra loro anche Angelo Ciocca

L'indagine condotta dalla procura di Perugia su un presunto dossieraggio politico e illegittimi accessi alle banche dati tributarie ha scosso il panorama politico italiano, coinvolgendo una vasta gamma di personaggi, da Giorgia Meloni a Marta Fascina, da Fedez a Cristiano Ronaldo, e tra questi anche il noto europarlamentare pavese della Lega Angelo Ciocca.

Il nucleo dell'inchiesta ruota attorno a Pasquale Striano, un militare precedentemente distaccato alla Procura nazionale antimafia, accusato di oltre 800 accessi abusivi alle banche dati con l'intento di reperire informazioni sensibili. Tuttavia, al momento, non è stata trovata una prova concreta del modo in cui queste informazioni siano state utilizzate.

Tra gli indagati figurano anche il sostituto procuratore della Dna Antonio Laudati, tre giornalisti e altre persone che avrebbero sollecitato richieste di informazioni. Il caso ha innescato uno scontro politico e ha portato l'indagine sul banco delle commissioni parlamentari di inchiesta e del Consiglio superiore della magistratura.

"Fatto grave, ma non ho nulla da nascondere"

L'europarlamentare Ciocca ha espresso preoccupazione per l'uso di fondi pubblici per scopi illeciti e ha sottolineato la necessità di fare chiarezza sul mandante e sugli scopi di questa operazione. Ha dichiarato di non essere turbato personalmente, poiché non ha nulla da nascondere, ma ha sollevato domande sulla natura e sul motivo dietro questi presunti atti illegali.

"Un fatto grave su cui serve fare chiarezza, non tanto su chi ha commesso questi illeciti ma sul mandante e sullo scopo -ha dichiarato Ciocca-. Per quanto mi riguarda non sono turbato, perché non ho nulla da nascondere, ma mi preoccupa molto che soldi pubblici siano stati utilizzati per scopi illeciti. E per quale motivo? Serve una risposta".

L'eurodeputato pavese Angelo Ciocca

La richiesta di udienza da parte dei procuratori di Perugia, Raffaele Cantone e Giovanni Melillo, al Comitato di presidenza del Csm, sottolinea l'importanza e l'ampiezza delle indagini in corso.

L'indagine continua a suscitare scalpore e interesse. Si attendono sviluppi che potrebbero rivelare ulteriori dettagli e personaggi noti coinvolti.

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