In caserma a Vigevano “Una stanza tutta per sé” dedicata alle donne vittime di violenza
Locali protetti per un approccio “non invasivo” dove le vittime possono colloquiare in un ambiente, per quanto possibile, rassicurante.
Nella giornata di sabato 4 settembre 2021 è stata inaugurata “Una stanza tutta per sé”, che rientra nel progetto nazionale promosso dal Soroptimist International Italia in collaborazione con l’Arma dei Carabinieri, per la creazione di Stanze per le Audizioni presso le sedi dei Comandi dell’arma dei Carabinieri. Il Soroptimist Club Lomellina, considerate le finalità di questa importante iniziativa, ha sponsorizzato la realizzare presso la Compagnia Carabinieri di Vigevano in via Castellana, di un ambiente confortevole e protetto, riservato alle audizioni delle donne vittime di violenza e abusi.
“Una stanza tutta per sé” in caserma a Vigevano
Il Soroptimist International è un’Associazione mondiale di donne, impegnate nelle varie professioni, che opera, attraverso azioni concrete, per sostenere i Diritti Umani per tutti, la pace nel mondo e il buon volere internazionale, il potenziale delle donne, la trasparenza e il sistema democratico delle decisioni, il volontariato, l’accettazione delle diversità, la cura dell’ambiente e l’amicizia.
Più in particolare alle ore 10.30 presso la caserma sede della Compagnia Carabinieri di Vigevano, ove è stata allestita la “stanza rosa” si è proceduto al “tagliato del nastro” alla presenza di S.E. il Vescovo di Vigevano Mons. Gervasoni, della Presidente della Soroptimist International Italia – Club Lomellina, Sig.ra Vaccari Gallo e del Comandante Provinciale Carabinieri di Pavia, Col. Luciano Calabrò.
Successivamente alle ore 11.00 presso l’auditorium “San Dionigi” di Vigevano è stato presentato il progetto a cui hanno partecipato, oltre alle menzionate Autorità, il Vice Prefetto Vicario D.ssa Lucrezia Loizzo, il Sindaco di Vigevano Andrea Ceffa, vari sindaci della lomellina, rappresentati delle forze di polizia, rappresentanti dell’associazione KORE nonché dei rappresentanti di vari club della zona.
Episodi di violenza in aumento
Le statistiche concernenti gli episodi legati al fenomeno della “violenza di genere” sembrano evidenziare, sotto l’aspetto dell’asettico dato numerico, un incremento degli eventi anche nella provincia di Pavia, dovuto certamente anche alle criticità causate dal “lockdown” della recente pandemia, nel corso del quale la forzata convivenza ha fatto emergere ancora di più le situazioni di disagio negli ambiti familiari.
L’analisi dei reati consumati in questa Provincia evidenzia altresì che l’aumento delle denunce, seppur apparentemente un dato negativo, è la conseguenza di una sempre maggior consapevolezza nelle vittime e di una fiducia, acquisita anche grazie all’opera di associazioni e centri antiviolenza che sempre più spesso forniscono un qualificato aiuto alle vittime, sostenendole anche nei contatti con le Forze dell’Ordine e nel percorso giudiziario, grazie ad un costante dialogo creatosi fra le Istituzioni.
Nel tempo, l’Arma dei Carabinieri ha avviato specifiche misure di contrasto a questa grave fenomenologia delittuosa, promuovendo un monitoraggio del fenomeno della violenza contro le donne, prevedendo corsi di formazione appositi per Ufficiali di Polizia giudiziaria impiegati sia a livello provinciale che locale.
A tale scopo il Comando Provinciale di Pavia aveva già sviluppato una particolare attenzione, sul fronte della prevenzione, attuando un monitoraggio ed una attenta analisi nei casi di intervento per “litigi in famiglia” introducendo specifiche istruzioni alle pattuglie che intervengono tali episodi di lite (eventi che potrebbero portare alla luce situazioni di disagio o condotte delittuose del reato di “maltrattamenti in famiglia”), procedura che attualmente è stata regolamentata ed introdotta a livello nazionale dal Comando Generale dell’Arma.
Dal 2017 è stata istituita una “connessione” tra l’arma e i principali Centri Antiviolenza attivi nella provincia di Pavia1, che vede l’istituzione di un “tavolo” presso il Comando Provinciale Carabinieri2, con incontri periodici finalizzati ad un costruttivo confronto sulle tematiche legate al fenomeno della “Violenza di genere”, esaminati anche in quelle componenti che spesso solo marginalmente riguardano la vicenda penale ma che sono importanti per migliorare l’approccio delle FF.OO. verso le vittime e che forniscono spunti di riflessione su questa delicata tematica.
Questi incontri si sono rivelati importanti non solo sotto l’aspetto di “studio” ed “ approfondimento” del fenomeno ma hanno permesso di migliorare il rapporto di fiducia con queste importanti realtà presenti sul territorio pavese e stabilire un “punto di riferimento” affinché situazioni particolarmente sensibili o “a rischio” possano ricevere una adeguata e tempestiva risposta da parte dei presidi dell’Arma ed allo stesso tempo consentire alle vittime approcciarsi alle FF.OO in una idonea cornice di fiducia e supporto psicologico.
Locali protetti
In questo quadro risultano ancora più importante la creazione di tali tipologia di locali “protetti”, dotati di impianto di videoregistrazione e di un arredamento volutamente differente da quello degli ordinari uffici presenti nelle caserme, nonché di giochi per i bambini, garantendo all’operatore delle FF.OO. un approccio “non invasivo” ed alla vittima, di colloquiare in un ambiente, per quanto possibile, rassicurante.