PAVIA

Il San Matteo primo Centro in Europa ad aver arruolato due pazienti nel Together Registry

Un registro dedicato alle procedure dei pazienti trattati con endoprotesi per l’esclusione di aneurisma dell'aorta addominale e/o delle arterie iliache

Il San Matteo primo Centro in Europa ad aver arruolato due pazienti nel Together Registry
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Il San Matteo si fa avanti come pioniere nell'ambito della chirurgia vascolare, annunciando l'arruolamento dei primi due pazienti europei nel Together Registry, un innovativo registro real-world dedicato alle procedure di endoprotesi per l'esclusione di aneurismi dell'aorta addominale e delle arterie iliache.

Arruolati due pazienti nel Together Registry

La Chirurgia Vascolare del Policlinico San Matteo di Pavia è il primo Centro in Europa ad aver arruolato dei pazienti nell’ambito del Together Registry, un registro real-world dedicato alle procedure dei pazienti trattati con endoprotesi per l’esclusione di aneurisma dell'aorta addominale con anatomie complesse e/o aneurisma delle arterie iliache.

I Centri coinvolti in Europa sono venticinque e l’equipe guidata da Antonio Bozzani, direttore della Chirurgia Vascolare, è la prima ad aver contribuito con l’arruolamento di due pazienti, entrambi pavesi di 72 e 85 anni.

L'equipe medica

L’equipe che ha eseguito gli interventi era composta, oltre che dal dottore Bozzani, da Vittorio Arici, chirurgo vascolare, Raffaele Fellegara, medico in formazione specialistica, Debora Sportiello, anestesista, Elena Pozzati, strumentista, oltre a specialisti stranieri, provenienti dall’Olanda e dalla Germania.

Il registro, che coinvolgerà 3500 pazienti in tutto il mondo, si propone di studiare gli esiti delle procedure nel lungo termine, con un follow-up fino a 10 anni.

“Questo registro, che arruolerà complessivamente 3500 pazienti in tutto il mondo, studierà gli esiti delle procedure con un follow-up fino a 10 anni e presenta dei criteri di inclusione ed esclusione minimi per allinearsi il più possibile alla pratica clinica del mondo reale – commenta Antonio Bozzani, direttore Chirurgia Vascolare -. Il San Matteo, anche grazie al supporto del Clinical Trial Center, contribuirà, in questo registro, a valutare nel lungo termine le prestazioni di queste endoprotesi altamente conformabili”.

Cos'è un aneurisma

Un aneurisma è una dilatazione localizzata e permanente di un vaso sanguigno e molto frequentemente coinvolge l’aorta addominale (AAA) sottorenale e i vasi iliaci. Ogni anno, solo in Italia, vengono diagnosticati circa 27.000 nuovi casi di aneurismi dell’aorta addominale.

Tale patologia colpisce più frequentemente la popolazione maschile di età superiore ai 60 anni; se non trattata, progredisce verso la rottura; un attento monitoraggio è l’unica soluzione per operarsi prima che si rompa. L’indicazione al trattamento di un aneurisma dell’aorta addominale si pone in base a vari fattori come il diametro, la morfologia, la velocità di crescita, la presenza di sintomi. Inoltre, a seconda dei casi potrà essere indicato un intervento chirurgico tradizionale o mini-invasivo, con impianto di una protesi endovascolare.

Il dottor Bozzani ha evidenziato che, se non trattata, questa patologia può portare alla rottura dell'aneurisma, sottolineando l'importanza di monitorare attentamente i pazienti affetti e di intervenire preventivamente quando necessario.

“La scelta dell’intervento più appropriato viene considerata in base a molteplici fattori – spiega il dottor Antonio Bozzani -: l’età, le comorbidità, presenza di pregressi interventi chirurgici addominali, e, soprattutto, l’anatomia vascolare che rimane forse il vero parametro discriminante tra la soluzione endovascolare e l’opzione chirurgica. Anche se esistono ancora dei limiti, non vi è dubbio che, grazie alla evoluzione delle tecnologie e dei materiali ed alla creazione di endoprotesi sempre più conformabili, una grande quantità di aneurisma dell’aorta addominale possa oggi essere trattata con successo mediante procedura endovascolare”.

“Molteplici studi clinici randomizzati hanno documentato l’efficacia e l’affidabilità delle metodiche endovascolari ed oggigiorno è necessario verificare tali risultati attraverso degli studi cosiddetti “real-world”, ovvero registri di raccolta dati per la valutazione dei dispositivi nella pratica quotidiana – conclude il chirurgo vascolare -. Uno di questi studi è proprio il Together Registry che ha iniziato dal 9 maggio l’arruolamento del primo paziente nel mondo ad Asheville in North Carolina e dal 5 giugno del primo paziente in Europa a Pavia”.

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