ECCELLENZA SANITARIA

Il San Matteo leader nazionale nelle procedure complesse di rimozione dei filtri cavali

Il recente caso di una giovane donna che si è vista negata, dall'ospedale di origine, la terapia anticoagulante orale a causa di una patologia emorragica polmonare concomitante

Il San Matteo leader nazionale nelle procedure complesse di rimozione dei filtri cavali
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Il San Matteo di Pavia si conferma riferimento nazionale nelle procedure complesse di estrazione dei filtri cavali. Questo dopo il successo del primo intervento di rimozione laser avvenuto a gennaio 2024.

San Matteo leader nella rimozione dei filtri cavali

Il Policlinico San Matteo di Pavia si conferma punto di riferimento nazionale nelle procedure complesse di estrazione dei filtri cavali, confermandosi all'avanguardia nella chirurgia vascolare e nella radiologia interventistica. Questo riconoscimento arriva dopo un significativo incremento dei casi trattati, in seguito al successo del primo intervento di rimozione laser di un filtro cavale, avvenuto a gennaio 2024.

Da allora, l'ospedale ha visto un crescente numero di pazienti provenienti da tutte le regioni italiane, attratti dalla possibilità di sottoporsi a questa innovativa procedura. I pazienti, in gran parte provenienti dal Centro-Sud Italia, si sono rivolti al Policlinico per affrontare casi di difficoltà nella rimozione dei filtri cavali, che non erano stati risolvibili nelle strutture ospedaliere di provenienza a causa della complessità della procedura.

Antonio Bozzani, Direttore della Chirurgia Vascolare, sottolinea l'aumento della complessità dei casi trattati.

"Tra gennaio e luglio 2024, abbiamo gestito oltre una quindicina di casi complessi, in aggiunta alle procedure standard. Questi pazienti, per la complessità delle loro condizioni, non erano riusciti a risolvere il problema nei loro ospedali di origine."

Un recente caso

Un esempio recente riguarda una giovane donna che, dopo aver avuto un filtro cavale impiantato in un altro ospedale a causa di embolia polmonare secondaria a trombosi venosa profonda, si è vista negata la terapia anticoagulante orale a causa di una patologia emorragica polmonare concomitante. Il filtro, essendo removibile solo entro pochi giorni dal posizionamento, rischiava di diventare un fattore aggravante per la trombosi venosa.

L'intervento per la rimozione del filtro è stato particolarmente complesso e ha visto il coinvolgimento dei radiologi interventisti Mauro D’Agostino e Riccardo Corti. L'operazione ha richiesto l'uso di un innovativo approccio tecnico: un doppio accesso venoso percutaneo, combinando accessi giugulare e femorale sotto anestesia locale. Due grossi introduttori (circa 6 mm di diametro) sono stati inseriti nella vena cava inferiore, permettendo l'uso di pinze laparoscopiche per afferrare e rimuovere il filtro mediante laser. La paziente è stata dimessa il giorno successivo senza complicanze.

Efficace collaborazione

Questo successo è il risultato di un'efficace collaborazione multidisciplinare tra Chirurgia Vascolare, Radiologia Interventistica ed Emostasi e Trombosi, unita a innovazioni tecnologiche e a una notevole dose di creatività. Il Policlinico San Matteo continua a garantire un servizio completo nella gestione dei filtri cavali rimovibili, fondamentali per la prevenzione dell’embolia polmonare nei pazienti con controindicazioni all'anticoagulazione.

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