ATTUALITA'

Il primo LUPUS Day al San Matteo rivela segnali d’allarme nel 50% dei partecipanti

In sette casi su dieci sono stati consigliati ulteriori accertamenti, come l’analisi degli autoanticorpi e una valutazione reumatologica più dettagliata

Il primo LUPUS Day al San Matteo rivela segnali d’allarme nel 50% dei partecipanti
Pubblicato:

Il San Matteo apre le porte alla prevenzione: il primo LUPUS Day rivela segnali d’allarme nel 50% dei partecipanti. Screening gratuiti, consulenze specialistiche e diagnosi precoci al centro dell’iniziativa dedicata al lupus eritematoso sistemico. Coinvolto un team multidisciplinare per un approccio innovativo alla malattia.

Lupus Day

Al Policlinico San Matteo di Pavia il 29 maggio 2025 si è svolta la prima edizione del LUPUS Day, una giornata interamente dedicata alla prevenzione e alla diagnosi precoce del lupus eritematoso sistemico (LES), malattia autoimmune che colpisce soprattutto le donne in età fertile. L’evento ha offerto uno spazio di ascolto, consulenza e screening, raccogliendo la partecipazione di una quindicina di persone, in prevalenza donne tra i 22 e i 75 anni.

I risultati degli screening

I risultati ottenuti durante la giornata sono stati rilevanti: quasi il 50% dei partecipanti ha evidenziato segnali clinici che meritano un approfondimento. Il 30% ha mostrato proteinuria, un campanello d’allarme per il possibile coinvolgimento renale, e il 10% presentava ipertensione insorta in giovane età. In sette casi su dieci sono stati consigliati ulteriori accertamenti, come l’analisi degli autoanticorpi e una valutazione reumatologica più dettagliata.

L’importanza di riconoscere il LES

Il lupus eritematoso sistemico può manifestarsi con sintomi evidenti – come dolori articolari, febbre ricorrente e rash cutanei – oppure restare in silenzio, agendo in profondità sugli organi interni, in particolare i reni. Un semplice esame delle urine, eseguito durante la giornata, si è rivelato un prezioso strumento per intercettare il coinvolgimento renale prima che la malattia progredisca.

Un modello di collaborazione multidisciplinare

Il LUPUS Day è stato promosso dal team RE-NE del San Matteo, che unisce competenze reumatologiche e nefrologiche per una presa in carico completa del paziente. Il gruppo è composto dai reumatologi Lorenzo Maria Bianchessi, Francesca Bottazzi, Veronica Codullo e Giovanni Zanframundo (coordinati da Lorenzo Cavagna), insieme alle nefrologhe Marilena Gregorini ed Emma Diletta Stea, con la direzione di Teresa Rampino. A supporto, anche specializzandi e tirocinanti, coinvolti nelle attività cliniche della giornata.

Un messaggio chiaro

Gli organizzatori ribadiscono quanto la diagnosi precoce rappresenti un passo fondamentale verso un miglioramento della qualità di vita. “Ogni passo verso la diagnosi precoce è un passo verso una vita migliore”, sottolineano gli specialisti, invitando chiunque presenti sintomi sospetti a rivolgersi senza indugi a un reumatologo o nefrologo.

Commenti
Lascia il tuo pensiero

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Seguici sui nostri canali