Il dibattito

Green pass scuola, l'obbligo per i genitori fa discutere. I presidi: "Creerà assembramenti"

La replica del ministro Bianchi: "I grandi tuteleranno i piccoli".

Green pass scuola, l'obbligo per i genitori fa discutere. I presidi: "Creerà assembramenti"
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L'estensione dell'obbligo di Green pass per l'accesso nelle scuole fa già discutere. Perché se tutti coloro che varcano la soglia di un istituto devono essere provvisti di carta verde, tra questi rientrano pure i genitori nel caso in cui debbano andare a prendere i figli o li accompagnino o quando dovranno entrare per andare a colloquio con gli insegnanti. E la questione potrebbe creare più di un problema.

Green pass scuola per i genitori? Per i presidi è un problema

Una gatta da pelare soprattutto per i dirigenti scolastici, che come ha spiegato in più occasioni il ministro dell'Istruzione Patrizio Bianchi, saranno deputati al controllo del rispetto delle regole.  Lo ha detto a chiare lettere Antonello Giannelli, presidente dell'Associazione nazionale presidi, intervistato sull'argomento a Omnibus La7.

"Capisco l'esigenza di estendere il green pass ai genitori che accompagnano i figli a scuola ma questo creerà  un enorme problema alle scuole".

Il problema potrebbe essere rappresentato soprattutto dalla lunghezza delle operazioni, che - ironia della sorte - finirebbe per creare i vietati e tanti discussi assembramenti.

"Per i controlli si creeranno code all'esterno o all'interno delle scuole con il rischio di creare assembramenti. Non si può fare un paragone con i ristoranti o con le stazioni perché in questi casi non entrano tutti contemporaneamente come avviene invece nelle scuole".

I trasporti

Giannelli ha poi toccato anche il tema dei trasporti, per i quali si prevede (sempre per evitare eccessivi congestionamenti) lo scaglionamento in entrata tra le 8 e le 10.

"Io sono assolutamente contrario, si stravolgono i tempi dei ragazzi che tornerebbero in alcuni casi alle 17 senza un pasto caldo e a quell'età è un problema".

Il ministro

Pronta è giunta la replica del ministro Bianchi.

"L'assembramento non c'è, i genitori hanno sempre portato i figli alle porte della scuola.  Il genitore che deve entrare a scuola per parlare con un insegnante, lo farà nella tutela di tutti", ha dichiarato a margine di un convegno a Reggio Emilia.

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