Grandi risultati per la Cardiologia del San Matteo, eseguita la 102esima procedura TAVI
Quest'anno già effettuate anche 700 angioplastiche coronariche
La Cardiologia del San Matteo raggiunge traguardi rilevanti con TAVI e Angioplastiche: eseguito il 120esimo impianto transcatetere di valvola aortica, nel 2023 erano stati 80. Eseguite anche 700 angioplastiche coronariche
Grandi risultati per la Cardiologia del San Matteo
L’IRCCS Policlinico San Matteo di Pavia continua a fare progressi significativi nel campo della Cardiologia, segnando un passo importante con l’esecuzione della 102esima procedura TAVI (impianto transcatetere di valvola aortica), ben oltre le 80 realizzate nel corso del 2023. Questo risultato non solo evidenzia l’efficienza della struttura, ma posiziona il San Matteo tra le principali eccellenze in Italia in ambito cardiologico, accreditandola come una delle circa cinquanta strutture sanitarie in tutto il Paese che eseguono un numero così elevato di TAVI.
Il primario della Cardiologia, Professor Leonardo De Luca, ha sottolineato come il significativo incremento delle procedure TAVI sia stato possibile grazie alla collaborazione sinergica con i centri di Vigevano e Voghera e al costante supporto della direzione strategica. Le TAVI, particolarmente indicate per i pazienti con stenosi valvolare aortica severa, sono procedure minimamente invasive che hanno migliorato notevolmente l’approccio terapeutico per i pazienti anziani o ad alto rischio chirurgico.
De Luca ha inoltre evidenziato l’importanza della stretta collaborazione con i cardiochirurghi, coordinati dal dottor Stefano Pelenghi, che consente di gestire con efficienza le complicanze e di garantire sempre la correttezza delle indicazioni alle procedure. Questa alleanza tra cardiologi e cardiochirurghi è un elemento distintivo del San Matteo, uno dei pochi centri in Italia ad adottare tale approccio integrato.
“Quest’anno, grazie al supporto della direzione strategica ed alla collaborazione dei centri di Vigevano e Voghera, abbiamo dato una forte accelerazione in termini numerici delle procedure interventistiche, in particolare delle TAVi, procedure mini-invasive che si eseguono nei pazienti con stenosi valvolare aortica severa – spiega il primario della Cardiologia, Professor De Luca –. Ci tengo a sottolineare che il Policlinico è uno dei pochissimi centri in Italia in cui queste procedure vengono eseguite in stretta collaborazione con i cardiochirurghi diretti da Stefano Pelenghi. Questo garantisce la condivisione e la correttezza dell’indicazione alla procedura, nonché garantisce la possibilità di affrontare immediatamente qualunque tipo di complicanza”.
700 angioplastiche coronariche
Ma i traguardi non finiscono qui. Nel 2024, la Cardiologia del Policlinico ha raggiunto quasi 700 angioplastiche coronariche, una cifra che colloca l’ospedale tra le poche strutture in Italia in grado di eseguire un numero così elevato di interventi. Queste angioplastiche, che trattano pazienti con angina pectoris e infarti miocardici acuti, sono una delle specialità di punta del San Matteo, che già da anni guida la Lombardia per il numero di angioplastiche primarie.
“Da anni il San Matteo è il primo centro in Lombardia per numero di angioplastiche primarie – sottolinea Leonardo De Luca -. Ma, quest’anno siamo riusciti ad incrementare anche il numero di angioplastiche totali, riducendo significativamente la lista di attesa per tutte le procedure interventistiche cardiologiche”.
La sala di emodinamica
Il successo delle procedure interventistiche cardiologiche è stato ulteriormente potenziato dal recente rinnovo della sala di emodinamica, ora dotata di un moderno angiografo, che ha migliorato la precisione e l’efficienza degli interventi. Un ruolo fondamentale è stato svolto dal dottor Marco Ferlini, responsabile dell’Emodinamica, e dal suo team di professionisti, che ha contribuito in modo significativo a raggiungere questi risultati.
Nel prossimo anno, il San Matteo ha in programma di avviare i lavori di rinnovamento della seconda sala di emodinamica, con l’obiettivo di potenziare ulteriormente l’offerta di servizi interventistici cardiologici e di ridurre le liste di attesa, a beneficio dei pazienti. Grazie a questi progressi, il Policlinico continua a confermarsi come un pilastro fondamentale nel panorama della cardiologia italiana.