A Pavia il numero di cause civili pendenti è calato del 7,7% tra il 2021 e il 2024, un ritmo più lento rispetto alla media lombarda e nazionale. Secondo l’Associazione Italiana Avvocati d’Impresa, la giustizia civile italiana mostra segnali di miglioramento, ma persistono forti differenze territoriali e arretrati pesanti nei grandi tribunali.
Giustizia civile, i dati
La macchina della giustizia civile in Italia mostra segni di miglioramento, ma non tutte le province corrono alla stessa velocità. A Pavia, tra il 2021 e il 2024, le cause civili pendenti sono diminuite solo del 7,7%, passando da 5.045 a 4.658, un calo più contenuto rispetto alla media regionale e nazionale. È quanto emerge da un’analisi condotta dall’Associazione Italiana Avvocati d’Impresa (A.I.A.I.), presieduta dall’avvocato Antonello Martinez.

Forti differenze territoriali
Come riportato in un comunicato stampa diffuso in data odierna (21 ottobre 2025), a livello nazionale, la situazione appare in generale miglioramento: nelle Corti d’Appello italiane i procedimenti civili pendenti sono diminuiti in media del 24% negli ultimi tre anni. Tuttavia, non mancano eccezioni significative: a Venezia (+159%), Trieste (+73,7%) e L’Aquila (+48,5%) l’arretrato continua a crescere.
Su un totale di 140 tribunali, solo 17 hanno registrato un aumento dei contenziosi, mentre 123 hanno visto una riduzione. I cali più marcati si registrano a Palmi (-45,6%), Arezzo (-44,2%), Barcellona Pozzo di Gotto (-43,9%) e Lodi (-42,9%).
I dati regionali
In Lombardia i dati confermano un miglioramento diffuso ma disomogeneo. Il tribunale più virtuoso è Lodi, che ha ridotto del 42,9% i procedimenti civili pendenti (da 3.564 a 2.036). Seguono Varese (-34,8%) e Bergamo (-20%).
Molto più modesti, invece, i progressi negli altri distretti: Monza segna -13,9%, Sondrio -12,3%, Mantova -10,6%, Lecco -9,8%, Busto Arsizio -9,1%, Cremona -9% e Como -8,7%.
A Milano, il cuore giudiziario della regione, la situazione è quasi ferma: -1,5%, con un arretrato che resta superiore a 47mila casi. Brescia, invece, rappresenta un’eccezione negativa, con un incremento del 16,8% dei fascicoli pendenti, uno dei peggiori risultati in Italia.

Le grandi Corti d’Appello
Tra i grandi distretti giudiziari, Roma si conferma la Corte d’Appello con il maggior numero di procedimenti civili ancora aperti: 31.580 nel 2024, in calo del 27,3% rispetto al 2021. Seguono Napoli (-18,6%) e Palermo (-7,1%). Anche in questo caso, il trend generale è positivo, ma il peso dei grandi centri continua a condizionare i tempi della giustizia.
“Serve uniformità ed efficienza”
“La riduzione complessiva dei procedimenti civili rappresenta un segnale incoraggiante che merita di essere consolidato,” commenta l’avvocato Antonello Martinez, presidente dell’Associazione Italiana Avvocati d’Impresa.
“Tuttavia – aggiunge – i grandi distretti continuano a sostenere un carico rilevante, segno che restano criticità da affrontare. Per questo è essenziale proseguire con interventi strutturali e investimenti mirati, così da garantire un sistema giudiziario realmente efficiente e omogeneo”.

Pavia, un passo avanti ma non basta
Nel complesso, Pavia mostra un miglioramento, ma il ritmo di smaltimento delle cause resta più lento rispetto ad altre province lombarde. L’obiettivo, secondo l’A.I.A.I., è ridurre ulteriormente i tempi della giustizia per assicurare ai cittadini e alle imprese un sistema più rapido e prevedibile — un traguardo ancora lontano, ma necessario per la competitività e la fiducia nel sistema giudiziario.