Giovani lombardi giurano da soldati, tra di loro la 18enne pavese Maria Claudia Repole
Tra i 230 allievi ufficiali a cui si aggiunge la giovanissima ci sono solo 47 donne ma le ragazze che scelgono questo percorso sono in aumento
L'evento ha avuto luogo nel suggestivo Cortile d'Onore del Palazzo Ducale di Modena, sede dell'Accademia Militare.
Cura Carpignano, la 18enne Maria Claudia nell'Esercito
C’è anche la 18enne Maria Claudia Repole da Cura Carpignano in provincia di Pavia tra i sei giovani soldati lombardi che ieri, venerdì 8 marzo 2024, hanno fatto un passo significativo verso il loro futuro promettendo fedeltà alla Repubblica Italiana di fronte ai vertici dell'Esercito presso l'Accademia Militare di Modena.
L'evento ha avuto luogo nel suggestivo Cortile d'Onore del Palazzo Ducale di Modena, sede dell'Accademia Militare, dove i giovani allievi ufficiali del 205° Corso "Fierezza" hanno pronunciato il solenne giuramento. Questo momento di grande importanza è stato presenziato da illustri figure tra cui il Capo di Stato Maggiore della Difesa Giuseppe Cavo Dragone, il Capo di Stato Maggiore dell'Esercito Carmine Masiello e il Comandante Generale dell'Arma dei Carabinieri Teo Luzi.
Un'unica schiera, nessun pregiudizio di genere
Tra i 230 allievi ufficiali del 205° Corso "Fierezza" a cui si va ad aggiungere la 18enne pavese ci sono 47 donne, 28 provenienti dall'Esercito Italiano e 19 dall'Arma dei Carabinieri. Oltre alla giovane Repole di Cura Carpignano, altri cinque giovani lombardi hanno deciso di intraprendere la carriera militare.
Si tratta Giorgia Fontanesi di Gonzaga (Mantova), Emanuele Garofalo di Milano, Letizia Giannico di Legnano (Milano), Davide Squadrone di Solbiate Olona (Varese) e Tommaso Tangorra di Milano. L'Accademia Militare di Modena, uno dei più antichi istituti militari al mondo, svolge un ruolo cruciale nella formazione dei futuri ufficiali del ruolo normale dell'Esercito Italiano e dell'Arma dei Carabinieri.
Il suo motto latino, "Una acies" (Un'unica schiera), riflette lo spirito di squadra che unisce gli allievi ufficiali, superando pregiudizi di genere e promuovendo l'unità.