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Giancarlo Ferrari: ottant’anni tra memoria, civiltà e poesia

Un grande festa per celebrare una vita di impegno civile e culturale

Giancarlo Ferrari: ottant’anni tra memoria, civiltà e poesia
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Il compleanno dell’ottantenne Giancarlo Ferrari, tra amici e familiari a Lardirago, ha celebrato la sua lunga vita di servizio civico, cultura e poesia. Momenti di affetto, ricordi e letture poetiche hanno reso la giornata un omaggio alla memoria e all’integrità di un uomo stimato nel territorio.

di Emanuele Gallotti 

Gli 80 anni di Giancarlo Ferrari

Il 4 agosto scorso, nel silenzioso giardino di Lardirago, ho avuto l’onore, insieme a mia moglie Anna, di partecipare a una celebrazione dal profondo valore umano: il compleanno dell’amico cav. prof. Giancarlo Ferrari, che ha compiuto ottant’anni.

Una ricorrenza raccolta, intima, organizzata con discrezione e affetto dai figli e dai familiari, che ha saputo unire la sfera privata e quella pubblica, rendendo omaggio a una figura che per decenni ha rappresenta un punto di riferimento per il nostro territorio.

Giancarlo Ferrari compie 80 anni

Giancarlo, laureato in Lettere all’Università Cattolica, cavaliere dell'Ordine al Merito della Repubblica Italiana, è stato presidente del gruppo pavese dell’Associazione Ludovico Necchi, dirigente scolastico, sindaco per più mandati sia a Verrua Po che a Lardirago — seguendo una vocazione civica che ha radici familiari: anche il padre della moglie, Ester Cella, fu primo cittadino di Lardirago. Ester, maestra in pensione, lo ha affiancato nel corso di una vita condivisa, costruita nel segno del servizio e dell’impegno culturale.

A rendergli omaggio, quel giorno, era una piccola comunità d’affetti. Accanto a Giancarlo, la moglie Ester con il fratello Pier Felice — uomo dal tratto garbato, ragioniere e mobiliere erede dei mestieri paterni — e poi i figli: Davide, spirito brillante e poeta, che ha avuto il ruolo di "giullare" affettuoso della giornata, e Giulia, laureata in lingue, con il compagno Giulio, architetto dalla mente creativa. Proprio loro due, con mani sapienti e cuore generoso, hanno allestito un pranzo che resterà nella memoria di tutti: piatti curati, sapori prelibati, una torta finale degna di corte papale.

La festa di compleanno per gli 80 anni di Gianfranco Ferrari

Non mancavano le sorelle di Giancarlo: Angelica, milanese, vedova di un generale dal cuore ardente, e Antonia, giunta da Verrua Po con i figli Lorenzo e Vanda — testimoni di storie familiari dense di grazia e resilienza. Attorno al tavolo, quindici cuori riuniti in cerchio, in una giornata che pareva sospesa fuori dal tempo.

Il vino scelto — un Berlucchi di gran classe — ha accompagnato discorsi e ricordi. Ma il momento forse più toccante è stato quello della lettura: le parole, luminose e scelte, di Davide hanno acceso la memoria collettiva e reso omaggio alla figura paterna, "mente acuta, cuore integro, uomo d’onore".

La festa di compleanno per gli 80 anni di Gianfranco Ferrari

A coronare la giornata, un dono prezioso e inatteso: un libretto d’artista intitolato "Piove", stampato a mano in venticinque esemplari su carta d’Amalfi, con caratteri Bodoni. Al suo interno, versi scritti da Giancarlo adolescente, tra i quali spicca una poesia che recita:

“Una goccia, un’altra ancora... Piove!
E i nostri volti si somigliano
penso col pensiero che pensa.
Già amo nel cuore che ama.”

Piove

Il mio esemplare, il numero nove, lo conservo con cura, insieme alla gratitudine per aver partecipato a una festa che è stata molto più di un compleanno: un atto d’amore verso la vita, la memoria, la cultura.

Che questo anno giubilare possa essere per Giancarlo — e per tutti noi che gli siamo vicini — l’inizio di una nuova stagione di luce e consapevolezza. E, perché no, che ci si possa ritrovare ancora, per “l’ottantesimo del prossimo ottantesimo”.

Come scrive Italo Calvino:

“La memoria è come la sabbia che scivola tra le dita,
ma ciò che resta incastrato è ciò che siamo.”