Sin di Broni

Ex Fibronit, Assessore Ambiente: "Le attività di bonifica già svolte garantiscono sicurezza per ambiente e salute"

"Seguiamo con attenzione lo sviluppo delle indagini"

Ex Fibronit, Assessore Ambiente: "Le attività di bonifica già svolte garantiscono sicurezza per ambiente e salute"
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Ex-Fibronit di Broni, Raffaele Cattaneo, Assessore Ambiente: "Seguiamo con attenzione le indagini". "Le attività di bonifica già svolte garantiscono sicurezza per ambiente e salute".

Ex Fibronit, Assessore Ambiente: "Seguiamo con attenzione le indagini"

"Seguiamo con attenzione la notizia dell'indagine Procura di Pavia sul Sin (Sito di Interesse Nazionale) di Broni, che ci allarma e ci preoccupa. Siamo tuttavia confortati dall'attenzione che le istituzioni stanno avendo sul sito".

Lo ha affermato l'assessore all'Ambiente e Clima di Regione Lombardia, Raffaele Cattaneo, in seguito alla notizia dell'indagine che questa mattina ha portato al sequestro probatorio di un'area dell'ex Fibronit di Broni.

"Nonostante il Sin di Broni sia un sito di interesse nazionale - ha proseguito l'assessore - la cui competenza ricade sul Ministero della Transizione Ecologica, Regione Lombardia ha garantito in questi anni un'attenta attività di coordinamento, in un quadro di collaborazione con tutti gli enti coinvolti, mantenendo alta l'attenzione nell'attività di bonifica e di monitoraggio dell'avanzamento dei lavori".

"Proprio per questo - ha spiegato l'assessore - venerdì scorso si è tenuta una riunione, alla presenza di Arpa, Comune di Broni, Ats e Provincia di Pavia. Nel corso di tale incontro, a valle della presentazione dei lavori del Terzo lotto da parte del soggetto incaricato di progettare l'ultima fase di bonifica, sono emerse due particolari criticità sullo stato attuale dell'area. La prima relativa all'incapsulante (copertura blu) che era stato steso su tutta l'area dell'ex Fibronit, come misura di prevenzione di un possibile rilascio di fibre, che in alcuni punti risultava ammalorato. La seconda criticità - ha proseguito -  era relativa ad un'asportazione non accurata dell'amianto in tutti i manufatti, che pur risultando nel complesso bonificati, non erano stati ben rifiniti in alcuni punti come le inserzioni tra i pali e il pavimento o le fessurazioni dei muri dove sono state rintracciate fibre di amianto". 

"La Regione - ha continuato - ha coordinato gli enti dall'avvio della bonifica allo scopo di monitorare l'avanzamento dei lavori in continuo, questo lavoro ha permesso che le criticità sopra evidenziate emergessero dando modo agli Enti stessi di valutare come intervenire. Già nel corso della riunione di venerdì era stato valutato di inserire gli interventi necessari all'interno della prosecuzione dei lavori di bonifica".

"Ciò non di meno - ha rimarcato - la bonifica ad oggi, risulta aver raggiunto uno stato di avanzamento, tale da garantire condizioni di sicurezza ambientale e sanitaria, come da documentazione di Ats e dai monitoraggi di Arpa. Infatti, ad esempio, è stato accertato che nel tempo i valori della presenza di fibre nell'aria si è mantenuto al di sotto dei i limiti di rilevabilità strumentale.

"Seguiremo lo sviluppo delle indagini"

Il Sin di Broni è uno dei 5 siti di interesse nazionale presenti in Lombardia. Dal 2002 regione Lombardia ha cofinanziato le attività di bonifica per un totale complessivo di circa 2, 6 milioni di euro, su un totale di finanziamento per il SIN di 19 milioni di euro (I e II lotto). I fondi regionali erogati durante la fase lavori per il II lotto sono 1,5 milioni di euro (dei 2,6 totali). I beneficiari di questa trance sono stati il Comune, ARPA e ATS e INAIL.

"Seguiremo dunque - ha concluso l'assessore - con particolare attenzione lo sviluppo delle indagini e se emergeranno comportamenti illeciti nell'esecuzione dei lavori chi ne è responsabile sarà chiamato a risponderne. Al tempo stesso però vogliamo rassicurare la cittadinanza sul fatto che oggi l'area ex- Fibronit sia stata già ripulita in gran parte dall'amianto e che ciò garantisce condizioni di sicurezza ambientale e sanitaria incomparabilmente migliori a quelle precedenti all'inizio dei lavori di bonifica".

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