Dopo le proteste e il caso della ragazza disabile cacciata, garantite le aree pranzo all'UniPv
Dopo le gli scioperi e le mobilitazioni per la studentessa disabile cacciata, l'università di Pavia ha finalmente preso provvedimenti.
Le manifestazioni e gli scioperi degli studenti hanno funzionato, l'Università di Pavia troverà gli spazi per il pranzo. Giustizia è stata fatta anche per la studentessa disabile cacciata dall’aula perché mangiava.
#freddoemangiato
Il diritto allo studio della comunità studentesca denuncia da settimane la mancanza di attenzioni da parte dell'ateneo pavese per chi si porta il pranzo da casa. Gi studenti erano furibondi perché con l'arrivo della stagione invernale non erano stati ancora previsti degli spazi idonei alla consumazione dei pasti.
"A livello istituzionale abbiamo aperto un tavolo di dialogo - la senatrice accademica dell’UDU Francesca Mazzitelli un mese fa -abbiamo pensato a delle possibili soluzioni ma siamo esausti dei tempi infiniti. È da tre inverni che avanziamo le medesime richieste."
Per questo motivo era stata organizzata la campagna #freddoemangiato per sottolineare le condizioni inadeguate degli studenti e per dare l'aut aut all'università. I ragazzi avevano stabilito una data limite, se entro il 15 novembre chi di dovere non avesse preso provvedimenti sarebbero iniziate le proteste.
Il caso della studentessa disabile
Però prima della scadenza è scoppiato il caso di Giorgia Orsi, la studentessa disabile al 100% che era stata cacciata dall'aula del polo San Tommaso perché stava mangiando, e le proteste sono iniziate subito. La ragazza stava mangiando in aula anche se non si poteva perché non aveva un altro spazio dove farlo.
Era una giornata fredda e piovosa ed era evidente che il suo stato di salute non le permettesse assolutamente di permanere all’esterno. Il personale è stato inflessibile e l'ha addirittura minaccia di chiamare i carabinieri se non si fosse alzata così la giovane ha deciso di denunciare l'accaduto all'ufficio disabili e ai rappresentati degli studenti.
Il post di protesta degli studenti dopo essere venuti a conoscenza della storia di Giorgia:
Le proteste e i risultati ottenuti
Così sono partite le proteste sotto il rettorato, tutti gli studenti si sono uniti per una causa comune. Hanno manifestato con vigore sotto gli uffici dove i dipendenti possono tranquillamente mangiare portando degli striscioni al grido di: "Svelto scendi giù, mangia al freddo pure tu".
Le proteste degli studenti sono state essenziali perché si è tenuta ieri una riunione straordinaria di due ore tra i rappresentanti degli studenti e i vertici dell'Università. Il segretario del coordinamento per il diritto allo studio Alessandro Miceli ha raccontato che sono state individuate delle soluzioni temporanee e immediate fino a dicembre.
Nell'ultimo mese dell'anno quando poi si riuniranno il senato e il consiglio di amministrazione, si tratta degli organi che prenderanno poi le decisioni definitive. Fino ad allora il personale sarà più flessibile e disponibile. Gli studenti stavano aspettando questa decisione da tre inverni e ora verranno finalmente ascoltati.