Discarica di cemento amianto a Ferrera: effettuati i controlli

Primo bilancio dopo tre mesi di attività: conferiti 8mila tonnellate di rifiuto, non ci sono dispersioni di fibre. 

Discarica di cemento amianto a Ferrera: effettuati i controlli
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Discarica Acta di cemento amianto a Ferrera Erbognone: effettuati i controlli. L'azienda fa il primo bilancio dopo tre mesi di attività: conferiti 8mila tonnellate di rifiuto, non ci sono dispersioni di fibre.

Discarica a Ferrera: primo bilancio

La società ACTA S.R.L., l’azienda costruttrice della discarica di cemento amianto di Ferrera Erbognone, dopo tre mesi di attività, fa il primo bilancio. Ad oggi sono stati stoccati all’interno della discarica 8mila tonnellate di rifiuto, proveniente per il 50% dalla Lombardia come previsto dall’Aia.

“Siamo a circa un decimo del riempimento del primo lotto di circa 100 mila metri cubi. – spiega Francesco Minghetti, amministratore di Acta – Inoltre abbiamo incrementato il numero dei viaggi attestandoci a circa l’80 % della potenzialità della discarica. In questa fase arrivano in media 9 camion al giorno mentre a pieno regime, previsto per i mesi di settembre ed ottobre, si arriverà a gestirne una media di 11 al giorno. Abbiamo voluto ponderare gli arrivi in questi primi mesi, limitando i carichi, per governare al meglio la coltivazione della discarica, al fine di consentire una gestione del rifiuto in rispetto della massima sicurezza. La società Acta si fermerà per 2 settimane nel periodo estivo a cavallo di ferragosto”.

Francesco Minghetti

I controlli

I controlli tramite monitoraggi settimanali fatti da un laboratorio certificato di Milano hanno riscontrato una situazione assolutamente nella norma.

“Proprio così – spiega Minghetti – L’azienda che effettua i rilievi, almeno una volta la settimana, ha evidenziato l’assenza completa di dispersione di fibre. I dati, quindi, sono positivi e non si discostano assolutamente dalla situazione iniziale di conferimento. Inoltre, a seguito di accurati controlli tramite la prova visiva è stato possibile riscontrare anomalie su 3 singoli colli, un valore estremamente residuale rispetto alla totalità ritirata (inferiore allo 0.07%). Tali anomalie sono state gestite nel capannone di emergenza, quindi ricofenzionate e solo successivamente coltivate in discarica. Sempre in rispetto all’autorizzazione. Ribadisco che tutto il rifiuto che entra in discarica viene controllato tramite una verifica documentale e una prova visiva, consentendo così il controllo costante del rifiuto in ingresso”.

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