Scambi scientifici

Delegazione di El Salvador in visita al San Matteo, siglato accordo per cooperazione sanitaria internazionale

Una collaborazione medica tra Policlinico di Pavia, Istituto Nazionale dei Tumori di Milano, l’Hospital Nacional Rosales e l’Hospital Nacional Dr. Juan José Fernàndez – Zacamil dello Stato di El Salvador.

Delegazione di El Salvador in visita al San Matteo, siglato accordo per cooperazione sanitaria internazionale
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Una delegazione di El Salvador in visita al San Matteo per siglare un accordo di cooperazione sanitaria internazionale.

Delegazione di El Salvador in visita al San Matteo

L’IRCCS Policlinico “San Matteo” di Pavia e l’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano hanno siglato un accordo di cooperazione sanitaria internazionale con l’Hospital Nacional Rosales e l’Hospital Nacional Dr. Juan José Fernàndez – Zacamil dello Stato di El Salvador per un sviluppare una collaborazione medico e sanitaria.

Le possibilità di condivisione saranno molteplici e sono previste non solo attività di formazione del personale medico-infermieristico e sanitario, ma anche scambi professionali, tecnici e scientifici a livello internazionale, la discussione a distanza di casi clinici di alta complessità tramite la telemedicina, la collaborazione nel campo della ricerca scientifica, nonché azioni di comunicazione su prevenzione ed educazione sanitaria.

L’intesa è stata firmata alla presenza di una delegazione della Repubblica di El Salvador formata da Sua Eccellenza Gabriela Rodriguez de Bukele, moglie del Presidente di El Salvador Nayib Bukele, dal Ministro della Salute, Dott. Francisco José Alabí Montoya e dalla Direttrice dell’Istituto Nazionale della Salute, Dott.ssa Xochitl Sandoval Lopez.

La stessa delegazione è stata in visita al Policlinico e ricevuta dal Direttore Generale, Stefano Manfredi, dal Direttore Sanitario, Alberto Ambrosio, dal delegato per la cooperazione internazionale, Gian Battista Parigi e da un gruppo di giovani medici.

“Quando si condividono dei percorsi, tutti ne escono accresciuti e, in ambito sanitario, dobbiamo sempre di più metterci in una posizione di condivisione di dati e informazioni –commenta il direttore generale del Policlinico San Matteo di Pavia, Stefano Manfredi -. Ed è proprio questo il senso profondo dell’accordo sottoscritto. Quando pensiamo alla medicina e alla salute globale del cittadino, alla visione olistica della persona, dobbiamo pensare che certe condizioni, non solo strettamente mediche, ma anche, ad esempio, climatiche ci obbligano sempre di più a collaborare per essere pronti ad affrontare le sfide che ci saranno e che potremo vincere con una collaborazione nazionale e internazionale”.

“Questo accordo rappresenta un ulteriore tassello nell’attività di cooperazione internazionale che, da anni, vede il nostro IRCCS attivo nella promozione e sostegno di iniziative a favore di Paesi in via di sviluppo, con l’obiettivo di migliorare la capacità di intervento da parte delle strutture sanitarie, sia attraverso missioni in loco di equipe multidisciplinari, sia attraverso la formazione presso l’azienda ospedaliera di personale proveniente dai Paesi stessi - dichiara il presidente del Policlinico San Matteo di Pavia, Alessandro Venturi -. Io sostengo sempre che la nostra mission è assistere e curare portando la ricerca dal laboratorio al letto del paziente. Oggi arricchiamo il nostro percorso di un’ulteriore tappa: portare i risultati della ricerca oltre i nostri confini regionali, nazionali ed europei”.

“Questo accordo con l’Hospital Nacional Rosales e l’Hospital Nacional Dr. Juan José Fernàndez Zacamil - sottolinea il presidente dell’Istituto Nazionale dei tumori Marco Votta - arricchisce e valorizza lo spirito con il quale il nostro Istituto si prende cura dei malati e dei pazienti di tutto il mondo e testimonia il livello di eccellenza raggiunto dal nostro ospedale anche a livello internazionale. Personalmente ho sempre creduto moltissimo nella cooperazione sanitaria internazionale e le attività sviluppate in questi anni, con la vicinanza costante di importanti istituzioni, permettono di condividere il grande patrimonio di conoscenza clinica e di ricerca scientifica maturato nel tempo per metterlo al servizio delle persone che ne hanno bisogno”.

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