In piazza a Pavia la protesta degli infermieri: "Prendiamo meno di un commesso!"
La manifestazione dei professionisti a seguito dell'inserimento del ruolo di "Assistente Infermiere"
Nella giornata di sabato 12 ottobre 2024, gli infermieri pavesi sono scesi in piazza per protestare contro le ingiustizie legate a questa professione, come ad esempio l'inserimento del ruolo di "Assistente infermiere". Il quale andrebbe a minare la figura professionale dell'infermiere, sminuendone i sacrifici compiuti nel corso degli anni.
Manifestazione infermieri a Pavia
I professionisti di Pavia hanno deciso di scendere in piazza per protestare. Il giorno da loro scelto non è affatto casuale. Quest'ultimo, infatti, riporta al giorno in cui Florence N. partì per la Crimea diventando un faro per la professione infermieristica mondiale.
Ad oggi i problemi legati a questa professione sono innumerevoli, partendo dalla mancata sicurezza all'interno delle strutture sanitare, per poi arrivare ai mancati indennizzi ed agli stipendi "da commessi". Le problematiche, quindi, erano già presenti in quest'ambito. In precedenza vi abbiamo parlato della fuga dei medici e degli infermieri dalle strutture, per via delle aggressioni subite nei Pronto Soccorso.
Quelli che prima venivano definiti "eroi" durante il periodo del Covid, momento storico che ha messo in ginocchio tutta l'Italia, oggi vengono sminuiti ed affiancati a ruoli di minore rilevanza. Per questo motivo i professionisti pavesi hanno deciso di porre fine a tutto questo iniziando a protestare. Quella di sabato, in realtà, è la prima delle tante manifestazioni che vedremo mettere in atto.
Richieste alle Organizzazioni
Gli infermieri pavesi hanno deciso di scendere in piazza per protestare, come viene mostrato nel documento ufficiale per il DDAy per la Professione Infermieristica, i professionisti sanitari richiedono la trasformazione del termine "infermiere" nel ruolo da poco inserito, e la mutazione delle funzioni attribuite al personale meno formato. Le richieste sono rivolte alle Organizzazioni Ordinistiche ed alle Organizzazioni Sindacali.
Richieste rivolte alle Organizzazioni Ordinistiche:
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Abolizione del termine di assistente INFERMIERE ;
- modelli infermieristici di assistenza;
- PAI completo;
- diagnosi infermieristiche riconosciute dall'OMS (ICNP);
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elenchi predisposti dalle Associazioni scientifiche Infermieristiche delle attivitàreputate minori che possano essere delegabili al personale socio-sanitario;
- la NON delegabilità della preparazione e somministrazione della terapia.
Richieste rivolte alle Organizzazioni Sindacali:
- Riconoscimento di indennità specifiche correlate al rischio di delega;
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Stabilizzazione delle funzioni specialistiche acquisite fino ad ora con percorsi universitari complementari (master di/livello) all'interno della pianta organica (permettendo così un primo passaggio di attività complesse a personale già formato per la loro gestione);
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Incremento dei minuti di assistenza o correzione degli strumenti del calcolo del fabbisogno di personale per non rischiare di ridurre la qualità assistenziale erogata al singolo paziente, già ai minimi rispetto alla media OCSE.
Professionisti in piazza
Come vi abbiamo già anticipato, la manifestazione di sabato è solo la prima delle numerose proteste che vedremo nelle nostre piazze. Gli infermieri, stanchi del trattamento a loro rivolto, sono pronti per battersi per essere riconosciuti professionalmente ed economicamente a seguito dei numerosi sacrifici legati a questa vocazione.
La manifestazione di sabato è stata organizzata grazie anche alla partecipazione dei professionisti del settore. A dare voce a questi ultimi è Andrea Bellingeri, Infermiere Specialista nel Policlinico San Matteo di Pavia, il quale ha promosso l'iniziativa grazie alla collaborazione con i colleghi.
"Alla Consulta Stato-Regioni è passato un decreto sull'istituzione di una nuova figura che sarebbe l'Assistente Infermiere. Era stata accennata circa un anno e mezzo fa a livello sindacale e professionale ma non sono mai state presentate delle bozze. Ci sono grossi problemi e paure. A parte che la figura ha un nome simile al nostro che potrebbe confondere i pazienti. Il titolo degli infermieri deve essere dato solo agli infermieri."
"Si parla di una delega, sotto la responsabilità dell'infermiere, alla preparazione ed alla somministrazione di farmaci. Questa è una figura intermedia tra infermieri ed OSS, ma sappiamo già che la formazione viene fatta dalle regione e sappiamo già come vengono fuori gli OSS. Figuriamoci quindi come verrà fuori questa figura. Delegare a questa figura anche prestazioni sanitarie è davvero rischioso. Subappaltiamo praticamente le deleghe del medico, a noi rivolte, a qualcun altro. Hanno investito per inserire un 'altra figura quando gli stessi investimenti potevano usarli per stimolare gli infermieri, aumentando un pochino gli stipendi. Prendiamo meno di un commesso. Siamo indietro rispetto a tutti i Paesi."
Questo è lo sfogo dell'Infermiere Specialista del Policlinico San Matteo di Pavia, Andrea Bellingeri, il quale ha portato alla luce delle realtà scomode che necessitano revisione. Secondo l'Infermiere Specialista, assegnare determinati compiti ad una figura "non competente" è rischioso per la salute del paziente.
"Noi dobbiamo fare il nostro e quello che andrà a fare un'altra persona. Ci sarà un infermiere in un reparto e un assistente nell'altro che potrà somministrare insuline, farmaci antiepilettici, sedativi, e la responsabilità ricadrà sull'infermiere. La situazione è già molto difficile adesso, figuriamoci con l'inserimento di queste figure anche nelle RSA. Inoltre gli stimoli di accadere agli studi infermieristici caleranno notevolmente davanti a questo nuovo inserimento." conclude Andrea Bellingeri.