Contro le baby gang, più forze di Polizia in centro e pattugliamenti a piedi: "Prevenzione e repressione"
Se ne è discusso durante una riunione del Comitato dell’ordine e sicurezza svoltosi in Prefettura
Si è riunito in Prefettura a Pavia il Comitato Provinciale per l'Ordine e la Sicurezza Pubblica: all'ordine del giorno la lotta alle baby gang in città.
Lotta alle baby gang
Dopo i recenti episodi di violenza verificatisi nel centro di Pavia, nella mattinata di ieri, mercoledì 10 gennaio 2024, presso Palazzo Malaspina, si è tenuto il Comitato Provinciale per l'Ordine e la Sicurezza Pubblica, presieduto dal Prefetto Francesca De Carlini.
Le determinazioni emerse durante l'incontro delineano una serie di azioni mirate a migliorare la sicurezza cittadina, promuovere l'inclusione giovanile e contrastare fenomeni di disagio.
Più forze di Polizia
Il centro storico vedrà un rafforzamento dei servizi della Polizia Locale, inclusi pattugliamenti a piedi, al fine di aumentare la presenza visibile delle forze dell'ordine. Similmente, la Polizia di Stato e l'Arma dei Carabinieri adotteranno ritmi di passaggio più lenti per garantire una maggiore copertura nel territorio urbano.
Contrasto giovanile
Una delle principali iniziative riguarda il contrasto al disagio giovanile e alle povertà educative. L'obiettivo è coinvolgere giovani e giovanissimi, sia connazionali di seconda generazione che di origine straniera, in attività sportive e associative locali. Queste iniziative, focalizzate sull'integrazione e l'inclusione, mirano a offrire opportunità ai giovani di sviluppare un senso di appartenenza alla comunità.
Contrastare la violenza
Durante l'incontro, sono state discusse misure concrete per contrastare la violenza e la prevaricazione. La collaborazione tra le Istituzioni sarà fondamentale per rafforzare i processi formativi ed educativi rivolti ai giovani problematici, con l'obiettivo di garantire legalità sul territorio.
Il Prefetto De Carlini ha ribadito la necessità di un impegno costante nei confronti del disagio giovanile, con particolare attenzione ai minori stranieri ospitati nel Villaggio San Francesco. Il coinvolgimento del Terzo Settore, del volontariato e delle Amministrazioni locali sarà cruciale per costruire percorsi di inclusione sociale e fornire opportunità di sviluppo personale ai giovani.
Il Comitato ha annunciato l'imminente convocazione di un tavolo dedicato per supportare le Amministrazioni locali dei principali centri della provincia. L'obiettivo sarà affrontare tematiche legate ai minori stranieri non accompagnati e promuovere l'inserimento di giovani socialmente fragili nelle realtà associative e sportive, con la collaborazione del mondo della scuola.
"Prevenzione e repressione"
In conclusione, il Prefetto ha sottolineato che la prevenzione e la repressione non sono strumenti antitetici, ma devono essere utilizzati in modo ponderato per garantire legalità, insegnare il rispetto delle regole e promuovere una solida coesione sociale.
"Dobbiamo costruire percorsi e traiettorie per questi ragazzi e provare a fornire loro un’occasione per inserirsi nella nostra società. Prevenzione e repressione, laddove necessaria, non sono strumenti antitetici ma devono essere ponderatamente utilizzati in relazione alle realtà che si pongono alla nostra attenzione istituzionale, garantendo legalità, insegnando e veicolando il rispetto delle regole per porre le basi per una solida coesione sociale e una duratura convivenza nella nostra societàù", ha affermato il Prefetto Francesca De Carlini.