Contrastare degrado, spaccio e violenza urbana: a Pavia scatta l'Operazione Primavera
Più controlli, sia a piedi che in auto, nelle zone sensibili della città

A Pavia scatta l’Operazione Primavera per una città più sicura: dal 16 aprile 2025 più controlli a piedi e in auto nelle zone sensibili della città. Forze dell’ordine e istituzioni unite per contrastare degrado, spaccio e violenza urbana.
Operazione Primavera
Pattuglie a piedi nel pomeriggio, auto della polizia che presidiano la città fino a notte fonda: a partire da mercoledì 16 aprile 2025, Pavia si prepara a vivere la sua "Operazione Primavera".
Non è solo uno slogan, ma un piano articolato di sicurezza urbana messo a punto dalla prefettura insieme al Comune e alle forze di polizia, per garantire maggiore presenza, prevenzione e controllo nelle aree più delicate del capoluogo.
Migliorare la vivibilità urbana
Il cuore dell’iniziativa batte nelle fasce orarie più sensibili: agenti a piedi in servizio dalle 15 alle 18, controlli serali su quattro ruote dalle 22 alle 2. Le zone sorvegliate saranno quelle a più alta frequentazione spesso teatro di episodi di degrado, abuso di alcol, spaccio e disturbo alla quiete pubblica. Le zone coinvolte saranno strada Nuova, piazza della Vittoria, piazza del Lino, via Siro Comi, Ponte Coperto, Piazza della Stazione, Autostazione e zona limitrofe e Minerva.
“Vogliamo una sicurezza partecipata”, ha sottolineato la Prefetta Francesca De Carlini, affiancata dal questore Nicola Falvella, dal sindaco Michele Lissia e dal presidente della Provincia Giovanni Palli. Un obiettivo condiviso: migliorare la vivibilità urbana, proteggere i residenti, ma anche tutelare giovani e frequentatori dei locali, promuovendo la collaborazione tra polizia di Stato, carabinieri, guardia di finanza e polizia locale.
Servizi interforze
Il nuovo piano si inserisce nel solco delle cosiddette operazioni ad alto impatto, già avviate sul territorio provinciale. Negli ultimi 12 mesi, solo a Pavia, sono stati realizzati 12 servizi interforze: 800 persone controllate, 33 locali ispezionati, 17 sanzioni e due sospensioni di attività. Numeri che raccontano l’intensificazione di un lavoro capillare che ora punta anche su una maggiore percezione di sicurezza.