Un progetto importante

Cilavegna: terapia con le bambole per i malati di Alzheimer di Casa Serena

La doll therapy risale agli anni 60 ed è stato dimostrato che diminuisce lo stress dei malati di Alzheimer ed evoca ricordi felici

Cilavegna: terapia con le bambole per i malati di Alzheimer di Casa Serena
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Si chiama doll therapy e negli ultimi anni si è diffusa sempre di più. Ora, grazie alla donazione del Rotary, anche i pazienti dell'rsa Casa Serena malati di Alzheimer potranno partecipare a questa utile terapia.

Un progetto importante

Parte da Casa Serena a Cilavegna, la più grande rsa per anziani della zona con ben 263 ospiti, la doll therapy. A curare il progetto è stata la dottoressa Laura Ghiro in collaborazione con il Rotary Club Mede-Vigevano che ha consegnato 17 bambole alla struttura.

Casa Serena a Cilavegna
Casa Serena a Cilavegna

L'obiettivo di questa idea è dare dignità alle persone malate di Alzheimer stimolando la loro empatia e il loro bisogno di contatto umano e queste bambole sono pensate esattamente per questo. Gli studi sulla terapia della bambola sono stati formulati già negli anni 60 dallo psicologo John Bowlby.

Il dottor Bowlby era arrivato alla conclusione che uno degli istinti primordiali dell'uomo è quello di prendersi cura di altri soggetti e di scambiare affetto con loro. Anche un malato di Alzheimer percepisce questa necessità e per questo la bambola diventa un oggetto simbolico tramite cui creare una relazione che soddisfi il naturale desiderio di accudimento e scambio affettivo.

Somiglianti agli essere umani

Le bambole fornite a Casa Serena sono realizzate con materiale ignifugo e lavabile, assomigliano il più possibile a degli esseri umani e per questo hanno occhi grandi ma uno sguardo laterale per non causare stress al paziente. I capelli delle bambole sono realistici e invitano alla carezza, inoltre le loro braccia sono tese pronte per l'abbraccio.

La terapia sarà calibrata a seconda dell'individuo. Ci saranno medici e psicologi a valutare le assegnazioni in base alle caratteristiche e all'andamento della malattia di ogni paziente.

Il direttore sanitario di Casa Serena Alessandro Pistoia è entusiasta di questo progetto che monitorerà per cercare di allargarlo a tutti i pazienti che lo vorranno. Questo progetto aiuterà molti anziani che sono decaduti dal punto di vista cognitivo. Negli ultimi anni sono rimasti soli per lunghi periodi a causa della pandemia aggravando patologie come l’Alzheimer.

I benefici della doll therapy

La doll therapy, ripresa poi negli anni novanta, ha come beneficio la riduzione degli accessi di ira e degli stati d'ansia. Facilita i rapporti con gli altri pazienti e il semplice gesto di cullare la bambola può riportare alla mente del paziente emozioni legate a un momento felice della sua vita.

 

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