Blocco percutaneo del ganglio stellato: al San Matteo due giornate di formazione per diffondere l’utilizzo di questa tecnica
Il Policlinico di Pavia è stato il primo centro in Italia e in Europa a utilizzare estensivamente questa tecnica a scopo antiaritmico.
Blocco percutaneo del ganglio stellato: al San Matteo due giornate di formazione per diffondere l’utilizzo di questa tecnica.
Blocco percutaneo del ganglio stellato
20 professionisti cardiologi e medici di emergenza territoriale sono arrivati da diversi Ospedali italiani all’IRCCS Policlinico San Matteo per partecipare ad un corso teorico pratico sul blocco percutaneo del ganglio stellato sinistro percutaneo (PLSGB), sviluppato in collaborazione con il personale della AAT 118 di Pavia, con la struttura formazione e sviluppo e con i tecnici del laboratorio 3D4Med, grazie ai quali è stato possibile realizzare un modellino tridimensionale per potersi esercitare nella manovra.
L’IRCCS Policlinico San Matteo di Pavia è stato il primo centro in Italia e in Europa a utilizzare estensivamente questa tecnica a scopo antiaritmico e a divulgare i dati di sicurezza ed efficacia.
Lo studio
Nei mesi scorsi, infatti, è stato pubblicato, su una delle più prestigiose riviste europee di aritmologia, lo studio condotto da medici e ricercatori della U.O.C. Cardiologia del San Matteo, diretta dal dott. Luigi Oltrona Visconti, relativo all’utilizzo del blocco del ganglio stellato sinistro percutaneo (PLSGB), su base anatomica, per il trattamento dei pazienti con storm aritmico refrattario ai farmaci.
“Tale trattamento - spiega il Dott. Simone Savastano, cardiologo del San Matteo e primo autore dello studio - si è rivelato sicuro e rapidamente efficace ed è consigliato per stabilizzare i pazienti critici in preda ad uno storm aritmico ossia il susseguirsi di aritmie cardiache pericolose per la vita. Tali risultati saranno oggetto di ulteriori indagini sia in campo extraospedaliero, in collaborazione con l’Agenzia Regionale dell’Emergenza ed Urgenza (AREU) della regione Lombardia, che a livello multicentrico internazionale in campo intraosped
aliero permettendo di validare questa metodica in diversi contesti operativi”.
Anche questi due studi saranno coordinati dalla Cardiologia del San Matteo, i cui specialisti hanno voluto divulgare, non solo i risultati emersi dalla casistica raccolta in questi anni, ma anche la tecnica stessa organizzando corsi di formazione per diffonderne l’utilizzo tra i colleghi di altre Strutture Ospedaliere italiane.
Il primo corso si è tenuto lo scorso 4 novembre e un secondo incontro è già calendarizzato per il 9 novembre e vedrà la partecipazione di altrettanti professionisti.