Lombardia in zona rossa

Aumentano i ricoveri per influenza e Covid al San Matteo, aggiunti sei nuovi posti letto

La circolazione dei virus respiratori è in linea con i picchi registrati nel 2022, nel Pavese solo il 15% della popolazione è vaccinata

Aumentano i ricoveri per influenza e Covid al San Matteo, aggiunti sei nuovi posti letto
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La Lombardia si trova tra le sette regioni italiane in zona rossa, l'incidenza è particolarmente alta nei bambini tra 0 e 4 anni.

Influenza e Covid, boom di ricoveri nel Pavese

Crescono i casi di influenza e di Covid nel Pavese. Per questo, il San Matteo di Pavia, ha attivato misure straordinarie per far fronte all'afflusso di pazienti nei suoi reparti d'urgenza. L'aumento dei ricoveri è stato una conseguenza diretta dell'iperattività stagionale di influenza e Covid, entrambi responsabili dell'incremento di individui con sintomi respiratori.

Il San Matteo di Pavia

Il primario del pronto soccorso del San Matteo Stefano Perlini ha confermato la crescita significativa di accessi, soprattutto da parte di coloro che presentano sintomi respiratori più gravi. In risposta a questa crescente richiesta, l'ospedale ha ampliato la sua capacità di ricovero nella sezione di Pneumologia aggiungendo sei nuovi posti letto.

Il primario Stefano Perlini

Raggiunti i picchi registrati nel 2022

La Lombardia si trova tra le sette regioni italiane in zona rossa, quelle con un alto livello di circolazione influenzale che colpisce principalmente persone al di sotto dei 65 anni. L'incidenza è particolarmente alta nei bambini tra 0 e 4 anni. Tuttavia, nonostante questa affluenza eccezionale, Perlini rassicura sul controllo della situazione.

La circolazione dei virus respiratori in Lombardia è all'incirca in linea con i picchi record registrati nel 2022. Ogni anno, in questa stagione, è consuetudine attivare posti letto aggiuntivi per far fronte all'incremento previsto di casi e ricoveri. C'è però da dire che il numero di persone vaccinate contro l'influenza quest'anno è particolarmente basso.

Al 13 dicembre, si attesta a 83mila, coprendo solo il 15% della popolazione. Soltanto il 4% della popolazione, invece, è vaccinato contro il covid. Gli esperti, incluso l'assessore Guido Bertolaso, considerano questi numeri ancora troppo bassi, soprattutto considerando il rischio di un ulteriore aumento dei casi durante le festività natalizie.

"Non presentatevi in pronto soccorso per un mal di gola"

Un altro aspetto preoccupante è l'eccessivo affollamento dei pronto soccorso da parte di pazienti con sintomi come il mal di gola o un semplice raffreddore. Questo comportamento, legato anche a una mancata risposta dei medici di base, toglie spazio e risorse a coloro che necessitano veramente di cure urgenti.

"È allarmante il numero di accessi in pronto soccorso che sono meno indicati, non ha senso presentarsi in pronto soccorso perché si ha mal di gola. Ha senso per il paziente anziano compromesso che ci sia spazio per lui. Io raccomanderei l’importanza da un lato della vaccinazione - ci ha dichiarato il primario Perlini ancora un mese fa - dall’altro lato dell’utilizzo appropriato delle strutture dei territori in maniera tale da capire quando essere curati a casa, quando essere curati dal proprio medico di medicina generale e quando invece c’è bisogno di qualcosa di urgente."

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