Arabo insegnato a scuola, progetto-pilota a Dorno, ma è polemica: "Vogliono islamizzarci"
Nonostante l’entusiasmo dei partecipanti, il progetto ha attirato anche critiche, soprattutto sui social

L’arabo tra i banchi: a Dorno un progetto scolastico extracurriculare coinvolge studenti di diverse origini nell’apprendimento dell’alfabeto arabo. Un'iniziativa che unisce, incuriosisce e sfida i pregiudizi. Ma non sono mancate ovviamente le polemiche, soprattutto sui social dove il progetto è stato pubblicizzato.
Il vicesindaco Bosini (Lega) ha parlato di un progetto proposto per aprire la mente ai ragazzi rispetto ad una lingua straniera nuova, mentre il capogruppo di Fratelli d’Italia, Michele Raia, ha annunciato l’intenzione di chiedere chiarimenti alla dirigenza scolastica.
Arabo a scuola
In un’aula della scuola media di Dorno, al termine delle lezioni, c’è chi ha deciso di restare. Non per recuperare qualche materia o per un club scolastico, ma per esplorare una lingua che affascina e incuriosisce: l’arabo. Il progetto si chiama “Porte aperte all’arabo” ed è nato nel 2018 da un’idea di una docente di francese, che ha deciso di offrire gratuitamente la propria conoscenza della lingua araba a studenti italiani e arabofoni.
Progetto-pilota
Il progetto è nato nel 2018 grazie all’iniziativa di una docente di francese, che ha messo a disposizione in modo gratuito le sue competenze nella lingua araba. L’obiettivo è duplice: offrire agli studenti italofoni un’opportunità di apertura culturale e, al tempo stesso, dare ai ragazzi arabofoni la possibilità di familiarizzare con la forma scritta della loro lingua d’origine, spesso conosciuta solo nella versione parlata in ambito familiare.
Il corso non è solo un viaggio linguistico. I ragazzi imparano a scrivere in corsivo, scoprono l’origine dell’alfabeto arabo e il legame con i Fenici, i saluti, i numeri. E così, la scuola diventa un ponte verso una cultura, non un confine. Il progetto quest’anno ha ottenuto anche un finanziamento della Qatar Foundation International, nell’ambito di un bando per l’insegnamento dell’alfabeto arabo a studenti di scuola media.
Laboratori dedicati
Sabato scorso (31 maggio 2025), durante una giornata aperta alla cittadinanza, una quindicina di bambini (futuri studenti delle medie) ha partecipato a laboratori dedicati alla scrittura araba. Molti hanno espresso il desiderio di proseguire questo percorso anche il prossimo anno. Dai questionari somministrati durante il progetto è emerso che la motivazione principale è il desiderio di dialogo, di conoscenza.
Non sono mancate le polemiche
Nonostante l’entusiasmo dei partecipanti, il progetto ha attirato anche polemiche, soprattutto sui social dove l'evento è stato pubblicizzato. C’è chi ha parlato di “islamizzazione della scuola” o ha sollevato dubbi sulla scelta dell’arabo come lingua da proporre. Domande retoriche sul perché dell’insegnamento dell’arabo e non di altre lingue come il russo o il francese hanno alimentato il dibattito. Tuttavia, gli organizzatori hanno chiarito che il progetto si concentra esclusivamente su lingua e cultura, senza alcun riferimento alla religione, e che tutti i partecipanti sono perfettamente integrati nel contesto scolastico italiano.
"Non si tratta di mettere in gioco tradizione, cultura o religione", ha spiegato l’assessore alla Cultura Angelo Bosini (vicesindaco della Lega a Dorno). "Il progetto extrascolastico proposto serve per aprire la mente ai nostri ragazzi rispetto ad una lingua straniera nuova che ormai sentiamo parlare spesso anche nelle nostre realtà di cui fanno parte ormai da anni immigrati che vivono nei nostri paesi".

Ma il capogruppo di Fratelli d’Italia, Michele Raia, ha annunciato l’intenzione di chiedere chiarimenti alla dirigenza scolastica.
