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Al via la vendemmia in Oltrepò prima area vinicola della Lombardia: +10% di uva rispetto al 2024

Vendemmia anticipata per il caldo: qualità buona ma restano alcune incognite legate alla peronospora e all’andamento climatico di fine estate

Al via la vendemmia in Oltrepò prima area vinicola della Lombardia: +10% di uva rispetto al 2024
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In Lombardia è iniziata la vendemmia con un anticipo di dieci giorni e una produzione in crescita del 10% rispetto al 2024, grazie al clima favorevole. Buona la qualità delle uve, ma restano alcune incognite legate alla peronospora e all’andamento climatico di fine estate.

(Foto di copertina: le cassette di Chardonnay raccolte oggi in Oltrepò Pavese)

Al via la vendemmia in Oltrepò

Il primo taglio dei grappoli è avvenuto oggi, lunedì 4 agosto 2025, in Oltrepò Pavese, la principale area vitivinicola della regione, presso l’azienda agricola De Filippi a Oliva Gessi. Qui si è dato il via alla raccolta delle uve Chardonnay destinate alla produzione di basi spumante.

Raccolta anticipata

L’ondata di caldo che ha interessato la regione ha accelerato la maturazione delle uve, portando a un anticipo della vendemmia di circa dieci giorni rispetto alla scorsa stagione. Si tratta di un fenomeno che conferma quanto il clima estivo stia influenzando sempre più i cicli produttivi della viticoltura.

Iniziata la Vendemmia 2025

Quantità in crescita

Nel complesso, Coldiretti prevede per la Lombardia un lieve incremento della produzione (+10%) accompagnato da una qualità soddisfacente. Tuttavia, nella zona del Pavese restano da valutare con attenzione gli effetti a medio termine degli attacchi di peronospora registrati lo scorso anno. Un bilancio più preciso potrà essere tracciato solo nelle prossime settimane, in base all’andamento climatico tra agosto e settembre.

“Rispetto al 2024, che era stata un'annata complicata dal maltempo e segnata un calo pesante nella produzione di uva, la vendemmia di quest’anno si prospetta decisamente migliore – spiega Silvia Garavaglia, Presidente di Coldiretti Pavia – Al momento, secondo le nostre prime stime, è previsto un aumento di circa il 10% nella quantità delle uve rispetto allo scorso anno: le impressioni iniziali sono di un'annata che porterà uva in quantità e di alta qualità, anche se soltanto nelle prossime settimane si potrà avere un quadro più preciso della situazione”.

Silvia Garavaglia, Presidente di Coldiretti Pavia

Per quanto riguarda le uve rosse e in particolare la Croatina – spiega Coldiretti Pavia – sono infatti ancora da valutare le conseguenze sulle piante degli attacchi di peronospora dello scorso anno, oltre all’evoluzione climatica dei mesi di agosto e settembre durante i quali le operazioni di raccolta entreranno nel vivo. Di certo la vendemmia 2025 è in anticipo di una decina di giorni rispetto a quella dell'anno scorso, quando la raccolta dei primi grappoli – sottolinea Coldiretti Pavia – era iniziata soltanto dopo Ferragosto. A essere raccolte per prime sono le uve di Chardonnay per le basi spumante; seguiranno nei prossimi giorni quelle di Pinot Nero.

“I primi grappoli che abbiamo colto oggi ci fanno sperare in un’annata molto buona, soprattutto dal punto di vista qualitativo – sottolinea Federico Defilippi, viticoltore di Oliva Gessi (PV) dove stamattina è iniziata la vendemmia 2025 – Per fortuna quest’anno non siamo stati interessati dalle malattie fungine come la peronospora, che invece nel 2024 ci avevano colpito pesantemente”.

Federico DeFilippi dà il via alla vendemmia 2025

La produzione vitivinicola dell’Oltrepò Pavese – spiega Coldiretti Pavia – ha una posizione di rilievo nel panorama della Lombardia: rappresenta oltre il 40% della produzione di uva da vino della Regione, ed è destinata per la stragrande maggioranza (oltre il 90%) a vini a denominazione DOCG, DOC e IGT.

Superficie vitata

La Lombardia può contare su oltre 20 mila ettari di superficie vitata, di cui circa il 90% destinata alla produzione di vini a denominazione di origine: 5 DOCG, 21 DOC e 15 IGT. Numeri che confermano il ruolo sempre più centrale della regione nel panorama vitivinicolo nazionale.

Al via la vendemmia 2025 a Oliva Gessi

Andamento nazionale

A livello italiano, la produzione di vino per il 2025 è stimata intorno ai 45 milioni di ettolitri. Le condizioni climatiche – siccità da un lato, maltempo dall’altro – hanno influito sulle rese in alcune aree del Paese, ma senza comprometterne la qualità.

Anche le malattie della vite, come la peronospora e l’oidio, hanno avuto un impatto inferiore alle attese, così come gli attacchi degli insetti alieni. Tuttavia, la protezione delle colture ha comportato un aumento dei costi di produzione, specialmente per l’irrigazione e i trattamenti.

Tra soddisfazioni e incertezze

L’avvio della vendemmia coincide con una fase delicata per il vino italiano. Coldiretti sottolinea le difficoltà legate ai dazi imposti dagli Stati Uniti, che colpiscono uno dei mercati esteri più importanti per le cantine italiane. A ciò si aggiungono le campagne di demonizzazione del vino, spesso prive di fondamento, nonostante il suo ruolo storico nella Dieta Mediterranea e i numerosi benefici per la salute legati a un consumo moderato e consapevole.