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Al via il piano “salva zone umide”: a Pavia parte il progetto di tutela della biodiversità

La Riserva Naturale Bosco Giuseppe Negri ospiterà interventi per proteggere anfibi e avifauna

Al via il piano “salva zone umide”: a Pavia parte il progetto di tutela della biodiversità

Un progetto promosso da Fondazione Cariplo e A2A punta a salvaguardare le aree umide della Riserva Bosco Negri, garantendo acqua e habitat per anfibi e uccelli. L’iniziativa include anche percorsi educativi per scuole e visitatori (foto di copertina: lanca grande).

Al via il piano “salva zone umide”

È iniziato un intervento di conservazione ambientale all’interno della Riserva Naturale Bosco Giuseppe Negri, nel Parco Regionale Lombardo della Valle del Ticino. L’area, di proprietà del Comune di Pavia e gestita dalla Lipu ODV fin dai primi anni ’90, rappresenta un ecosistema cruciale per la fauna locale e costituisce un tassello fondamentale della rete ecologica del territorio.

Interventi mirati sulle aree umide

Il progetto, sostenuto da Fondazione Cariplo e dal Gruppo A2A nell’ambito dell’iniziativa Join Nature, interesserà due aree umide collegate da un sistema di fossi, rispettivamente di 300 e 600 metri quadrati. Questi specchi d’acqua sono fondamentali per la riproduzione degli anfibi, tra cui la rara rana di Lataste, e si trovano nelle vicinanze di una garzaia che ospita circa 50 nidi di aironi cenerini. La discontinuità dell’afflusso idrico durante l’anno minaccia l’equilibrio ecologico dell’habitat; per questo il progetto punta a migliorare la qualità delle aree umide e a prevenire l’abbassamento del livello dell’acqua nei periodi di siccità, rendendo le zone accessibili anche a fini educativi e divulgativi.

Gli interventi

Tra gli interventi previsti, la costruzione di un pozzo irriguo garantirà il mantenimento dei livelli d’acqua anche nei momenti di siccità più intensa. Lungo le sponde saranno piantate specie vegetali palustri autoctone, utili ad aumentare la biodiversità locale. Per consentire l’osservazione della fauna senza disturbarla, saranno installate schermature con feritoie e un pannello didattico. Contestualmente, verranno svolte attività di monitoraggio, con fototrappole e verifiche sulla presenza della rana di Lataste durante la stagione riproduttiva.

Una schermatura

Elena Jachia, Direttrice dell’Area Ambiente di Fondazione Cariplo, sottolinea come iniziative come Join Nature siano fondamentali per promuovere interventi concreti a tutela della biodiversità, creando collaborazioni tra imprese e comunità locale.

“La tutela della biodiversità è una delle sfide più urgenti del nostro tempo, e come Fondazione Cariplo lavoriamo da anni per promuovere interventi concreti che rafforzino gli ecosistemi” – ha dichiarato Elena Jachia. “Con iniziative come Join Nature vogliamo ampliare questo impegno, creando collaborazioni con le imprese per la cura attiva del nostro patrimonio naturale. Solo attraverso una responsabilità condivisa possiamo garantire un futuro più sostenibile per le persone e per la natura”.

Per il Gruppo A2A, il progetto rappresenta un impegno strategico in linea con la propria Policy sulla Biodiversità e il Piano Strategico 2035, finalizzato a proteggere l’ecosistema e a promuovere l’educazione ambientale.

“Questo intervento rappresenta un passo concreto verso la conservazione della biodiversità e la valorizzazione del patrimonio naturale locale, con un forte impegno verso l’educazione ambientale e la sensibilizzazione del pubblico, costituendo un esempio di collaborazione tra Enti privati e Amministrazioni pubbliche”, sostiene Alessandro Polinori, Presidente della Lipu/ BirdLife Italia.