Al San Matteo di Pavia nasce l'Ambulatorio Nefro-Reumatologico
Un punto di riferimento per la diagnosi e la gestione delle complicanze renali nelle patologie autoimmuni, con un focus particolare su Lupus e vasculiti

Nasce l’Ambulatorio multidisciplinare Nefro-Reumatologico al Policlinico San Matteo di Pavia: punto di riferimento per la diagnosi e la gestione delle complicanze renali nelle patologie autoimmuni, con un focus particolare su Lupus e vasculiti.
Ambulatorio Nefro-Reumatologico
All'IRCCS Policlinico San Matteo di Pavia è stato recentemente inaugurato un nuovo ambulatorio dedicato alla gestione delle complicanze renali nei pazienti con malattie autoimmuni, come il Lupus Eritematoso Sistemico (LES) e le vasculiti. L’Ambulatorio Multidisciplinare Nefro-Reumatologico nasce con l’obiettivo di affrontare in modo integrato le sfide legate alla cura delle patologie che colpiscono il sistema immunitario e danneggiano i reni.
Collaborazione tra esperti
Il nuovo ambulatorio è il risultato di una stretta collaborazione tra il reparto di Nefrologia, Dialisi e Trapianto del Policlinico e l'Ambulatorio Connettiviti. La direzione del progetto è affidata a Teresa Rampino, professore ordinario di Nefrologia e direttore della struttura complessa di Nefrologia, e a Lorenzo Cavagna, responsabile dell’Ambulatorio Connettiviti e professore associato di Reumatologia. Entrambi, insieme ai loro team, hanno deciso di unire le competenze nefrologiche e reumatologiche per affrontare con maggiore efficacia le complicanze renali legate a malattie autoimmuni, che possono comportare danni irreversibili.
Rampino e Cavagna spiegano che "l'Ambulatorio si propone come un Polo di eccellenza per la gestione delle complicanze renali associate a malattie autoimmuni. Le connettiviti, come il LES, e le vasculiti sono patologie che colpiscono il sistema immunitario e compromettono il funzionamento di vari organi, tra cui i reni. La sinergia tra specialisti è fondamentale per garantire la migliore qualità di vita possibile ai pazienti".
All’avanguardia per diagnosi e ricerca
L’ambulatorio offre un approccio innovativo, non solo per la diagnosi precoce e il monitoraggio delle nefropatie autoimmuni, ma anche per lo sviluppo di piani terapeutici personalizzati e una gestione integrata delle complicanze. A partire dalla collaborazione con i laboratori di ricerca del San Matteo e dell'Università di Pavia, i pazienti hanno accesso a trattamenti sperimentali e studi clinici che permettono di avanzare nella conoscenza delle malattie e nello sviluppo di nuove terapie mirate.
Come sottolineano i due specialisti, "l’ambulatorio sarà anche un punto di riferimento per la ricerca. Grazie alla collaborazione con i laboratori, i pazienti potranno partecipare a studi clinici che miglioreranno le conoscenze sulle nefropatie autoimmuni e potrebbero portare a nuove terapie".
Team multidisciplinare di esperti
Il team multidisciplinare che supporta l'Ambulatorio comprende, oltre ai direttori Rampino e Cavagna, i nefrologi Marilena Gregorini ed Emma Diletta Stea, e i reumatologi Francesca Bottazzi, Veronica Codullo, Alessandra Milanesi e Giovanni Zanframundo. A completare il team, ci sono le infermiere Anna Apicella, Laura Costantino, Laura Martinoli e Teresa Negri, tutte impegnate a garantire un'assistenza di alta qualità e a rispondere alle esigenze specifiche di ogni paziente.
19 pazienti in carico
Nel periodo da novembre a gennaio, 19 pazienti hanno già usufruito dei servizi dell'ambulatorio, segnando un avvio positivo per una struttura che si propone di crescere e diventare un punto di riferimento non solo per il trattamento delle complicanze renali legate alle connettiviti, ma anche per l’intero panorama delle malattie autoimmuni. Con un'attenzione particolare alla qualità della vita del paziente e un forte impegno nella ricerca, il nuovo ambulatorio rappresenta una speranza concreta per chi combatte contro queste malattie complesse.