Al San Matteo assegnati anche per il prossimo biennio 3 "Bollini Rosa"
Su 354 strutture che hanno partecipato al bando sono 107 quelle che hanno ottenuto il riconoscimento più alto
Anche per il prossimo biennio assegnati 3 "Bollini Rosa" al San Matteo, è il punteggio massimo. Fondazione Onda, Osservatorio nazionale sulla salute della donna e di genere, premia 354 ospedali “in rosa”.
Assegnati anche per il prossimo biennio Tre "Bollini Rosa"
L’IRCCS Policlinico San Matteo, come avvenuto nelle precedenti cinque edizioni della manifestazione, ha ricevuto, per il biennio 2022-2023, da Fondazione Onda 3 Bollini Rosa: il riconoscimento che l’Osservatorio nazionale sulla salute della donna e di genere attribuisce dal 2007 agli ospedali attenti che offrono servizi dedicati alla prevenzione, diagnosi e cura delle principali patologie che riguardano l’universo femminile ma anche quelle che riguardano trasversalmente uomini e donne in ottica di genere.
Il massimo riconoscimento
Il Policlinico San Matteo di Pavia è tra le 107 strutture ospedaliere ad aver ottenuto il massimo riconoscimento: tre bollini.
La valutazione delle strutture ospedaliere e l’assegnazione dei Bollini Rosa è avvenuta tramite un questionario di candidatura composto da oltre 400 domande suddivise in 15 aree specialistiche, più una sezione dedicata alla gestione dei casi di violenza sulle donne e sugli operatori sanitari.
Un’apposita commissione multidisciplinare, presieduta da Walter Ricciardi, Professore di Igiene e Sanità Pubblica all’Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma, ha validato i bollini conseguiti dagli ospedali a seguito del calcolo del punteggio totale ottenuto nella candidatura, considerando gli elementi qualitativi di particolare rilevanza non valutati tramite il questionario (servizi e percorsi speciali, iniziative e progetti particolari).
I criteri di valutazione
Tre i criteri di valutazione tenuti in considerazione, la presenza di: specialità cliniche che trattano problematiche di salute tipicamente femminili e trasversali ai due generi che necessitano di percorsi differenziati, tipologia e appropriatezza dei percorsi diagnostico-terapeutici e servizi clinico-assistenziali in ottica multidisciplinare gender-oriented, l’offerta di servizi relativi all’accoglienza delle utenti alla degenza della donna a supporto dei percorsi diagnostico-terapeutici (volontari, mediazione culturale e assistenza sociale) e infine il livello di preparazione dell’ospedale per la gestione di vittime di violenza fisica e verbale.