LA CITTA' COME PALCOSCENICO

Al Broletto il Musical Comedy Show "Meglio Tarde che mai"

Domenica 28 luglio 2024: ingresso libero

Al Broletto il Musical Comedy Show "Meglio Tarde che mai"
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Per la "Città come Palcoscenico" andrà in scena al Broletto nella serata di domenica 28 luglio 2024 lo spettacolo "Meglio tarde che mai".

"Meglio tarde che mai"

Prima della pausa agostana della rassegna “La città come palcoscenico" (che si sposta il 30 luglio, il 1° e il 3 agosto in nuovi spazi con nuovi appuntamenti), il cortile del Broletto ospita il 28 luglio 2024 (ore 21.00) il Trio Trioche, che sale sul palco con il Musical Comedy Show "Meglio tarde che mai". 

Lo spettacolo è una produzione PEM/Teatro della Caduta, diretto da Rita Pelusio e vede sul palco Franca Pampaloni e Nicanor Cancellieri nei panni di Ada e Elsa, anziane concertiste che una volta …. erano parte di un trio. Adesso che sono un duo, per ricordare la terza componente del gruppo, Rosa, tornano in scena dopo tempo immemorabile, e ripropongono il loro storico repertorio. Tra un sorsetto, una partita a carte, molti dispetti, qualche litigio e improbabili passi di danza, le due vecchiette danno vita al più comico, sofisticato e coinvolgente concerto di musica classica mai sentito.

Spassoso gioco clownesco con pochissime parole e sonorità inedite alternate ad arie classiche, Meglio tarde che mai è uno spettacolo che incanta da anni platee italiane e non solo: vincitore nel 2015 del “Gran premio dello Spirito” (concorso teatrale riservato agli spettacoli comici che si tiene nelle cantine e distillerie del Friuli Venezia Giulia) è stato selezionato per la 52esima edizione della KTV Kultur Boerse di Thun (la “borsa svizzera” dello spettacolo).

I protagonisti

Franca Pampaloni si è diplomata in pianoforte presso il Conservatorio di Padova; è laureata in musicologia presso l’Università  di Bologna e in “arrangiamento jazz per big band” presso il Conservatorio di La Spezia. Ha lavorato sul clown e sul personaggio comico con maestri quali Jean Meaning, Rita Pelusio, Eric De Bont e Ted Keiser. Come fisarmonicista ha suonato in diversi gruppi e collaborato con  ensemble prestigiosi, tra i quali il quintetto della cantante Gabriella Ferri; l’Opera Mobile  di Tristan Honsinger; “Kletzmer expierience” di L. Di Volo e C. Bombardella. Come solista  ha inciso il CD “Music for Accordion”. Ha dedicato gran parte della sua attività alla composizione e all’arrangiamento delle musiche di diversi spettacoli, con compagnie italiane e internazionali: Teatro des los Sentidos di Enrique Vargas (Colombia-Spagna), il Cyrcus Sybilla (Norvegia), Teatro dei Sassi (Matera). Attualmente si dedica principalmente  alla creazione di spettacoli comici musicali.

Nicanor Cancellieri, argentino, è in Italia dal 1986. Diplomato in flauto traverso al conservatorio “L. Cherubini” di Firenze. Nel suo percorso teatrale ha avuto maestri come Alexander Jakovlevic sul metodo Stanislavskij, Franco Piacentini e Alessandro Riccio nella commedia dell’arte, Rita Pelusio e Nola Rae nell’arte del clown. Ha frequentato il Nouveau Clown Institute di Barcellona. Nel 1998 ha fondato i Puta’s Fever, gruppo rock/fusion che univa la musica dal vivo a performances di circo. Dal 2002 si esibisce nel circuito dei festival di strada e di teatro nel duo “Giullari Fiorentini” come giocoliere e musicista. Nel 2003 a Firenze è tra i fondatori dell’Associazione Culturale Circo Tascabile. Musicista, attore, clown, nel 2013, da un’idea di Rita Pelusio, fonda il Trio Trioche insieme a Franca Pampaloni e Silvia Laniado. La loro prima creazione, “Troppe Arie” (coproduzione di PEM Habitat Teatrali) ha un grande successo in Italia e all’estero con tournée in Francia, Svizzera e Spagna. Del 2016 è lo spettacolo “Opera Guitta”, nato dall’incontro fra il Trio Trioche e il regista Antonio Vergamini della Compagnia Finzi Pasca e prodotto dall’Associazione Longuel. Con questo lavoro si aprono nuove strade per la compagnia che oltre a esibirsi in luoghi non convenzionali come le piazze, i chiostri e le strade, porta gli artisti a collaborare con ospedali, case di cura e carceri sia come artisti sia come formatori degli educatori presenti nelle strutture.

Meglio tarde che mai

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