di Emanuele Gallotti
Dalla foto che sabato scorso Simonetta Simoni, referente del gruppo Aifo di Pavia, aveva pubblicato sul profilo Facebook dell’associazione, non avevo riconosciuto subito l’amico Mario Natale Bossi.
Era seduto sulla sua carrozzina, con il braccio destro alzato in segno di saluto: un gesto che, col senno di poi, sembra quasi un commiato. Sotto l’immagine, una frase semplice e affettuosa: «Ciao a tutti, eccovi Mario.»
Lunedì 10 novembre 2025, leggendo i numerosi messaggi di cordoglio — «Ragazze, il nostro Mario è appena mancato, attacco di cuore» — ho capito che si trattava davvero di lui. Poco dopo, la telefonata dell’amico comune Davide Cattaneo ha confermato la triste notizia.
Con Davide e Mario avevamo da tempo in programma una pizza insieme: un incontro che il destino ha deciso di rimandare altrove.
Un impegno instancabile nel volontariato
Conoscevo Mario da molti anni, per il suo impegno costante nel mondo del volontariato e dell’associazionismo, in particolare all’interno dell’Aifo – Associazione Italiana Amici di Raoul Follereau, dove era tuttora attivo. Ricordo con affetto il nostro ultimo incontro, il 23 novembre 2024, nel cortile delle statue dell’Università di Pavia, durante un banchetto informativo dell’associazione. Scattammo anche una foto ricordo insieme a Simonetta, poi condivisa nella chat del gruppo.

Nel 1999 avevamo condiviso un altro importante progetto: la nascita dell’Adov – Associazione Donatori di Voce, insieme a Vincenzo Orfino e ad altri amici. Mario non aveva mai fatto mancare il suo contributo neppure all’Appc – Associazione Partigiani Cristiani, partecipando con entusiasmo a incontri, viaggi e momenti di riflessione.
Indimenticabile resta la visita, il 17 luglio 2006, all’ex campo di concentramento di Auschwitz.
Davanti al muro della memoria intonammo insieme Madonna Nera; poco dopo, a Birkenau, accanto ai binari della triste ferrovia, Mario e il soprano Maria Angela Dell’Era eseguirono il Panis Angelicus. Fu un’esperienza che lo toccò nel profondo e che amava ricordare con commozione.
Conservo con riconoscenza anche il ricordo della collaborazione alla mostra e al volume dedicati al fratello di Mario, Giovanni Rubes Bossi, scultore e medaglista pavese, artista umile e talentuoso, autore tra l’altro di una medaglia per l’Associazione Ludovico Necchi dei laureati e diplomati dell’Università Cattolica.

E come dimenticare le sue interpretazioni teatrali? Sul palco, Mario era un attore naturale, un fine dicitore, capace di emozionare e coinvolgere il pubblico con sensibilità e passione.
Un’eredità di bontà e ascolto
In momenti come questo tornano alla mente le parole di Kahlil Gibran:
«Coloro che amiamo e che abbiamo perduto non sono più dove erano, ma sono ovunque noi siamo.»
A nome mio e di tutti coloro che lo hanno conosciuto, desidero esprimere le più sentite condoglianze al figlio Andrea con Stefania e ai nipoti Samuele e Cecilia, alla sorella Maria, alla consuocera signora Grignani e a tutto il meraviglioso gruppo Aifo, che da quarant’anni a Pavia si dedica agli ultimi e in particolare ai malati di lebbra.
Per il caro Mario, che ci ha lasciati all’età di 89 anni, rimarrà sempre un ricordo vivo nella preghiera e nel cuore di chi lo ha conosciuto.
La volontaria Marina Molinari, tra le prime ad aderire al gruppo Aifo, lo ricorda così:
«Mario era un uomo dolce e gentile, sempre pronto ad ascoltare e ad aiutare. Ci lascia un esempio luminoso di bontà e di impegno, che cercheremo di onorare continuando la sua opera.»
Buon viaggio, caro Mario.
Sarai sempre con noi, nei futuri banchetti Aifo e in ogni gesto di solidarietà verso gli ultimi.
Chi era Mario Natale Bossi
Nato nel 1936, Mario Bossi ha dedicato la sua vita al volontariato, alla cultura e alla solidarietà.
Volontario storico dell’Aifo, fu tra i fondatori dell’Adov – Associazione Donatori di Voce, impegnandosi nella diffusione di audiolibri per non vedenti.
Collaborò con l’Appc – Associazione Partigiani Cristiani e partecipò a numerose iniziative di memoria storica e spirituale.
Appassionato di teatro, fine dicitore e interprete sensibile, amava portare sul palco valori di umanità e speranza. Fratello dello scultore Giovanni Rubes Bossi, contribuì anche alla valorizzazione della sua opera artistica.
I funerali di Mario Natale Bossi si sono svolti alle ore 10.00 di oggi, giovedì 13 novembre 2025, nella Chiesa parrocchiale di Sant’Alessandro Sauli a Pavia. La celebrazione è stata presieduta da don Franco Tassone, che nell’omelia ha ricordato Mario come ultimo di cinque figli, perito tecnico, uomo curioso e partecipe a numerose iniziative, sempre gentile e generoso. Concelebrava il parroco don Roberto Romani. Numerosi amici, parenti e concittadini hanno partecipato alla cerimonia, dimostrando l’affetto e la stima che Mario ha saputo conquistare nella sua vita. La sua memoria resterà viva nella comunità e nei cuori di chi lo ha conosciuto, come esempio di dedizione e bontà d’animo.