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A Voghera per tagliare un albero nel proprio giardino bisognerà chiedere il permesso

Il nuovo regolamento comunale introduce obblighi di compensazione e anche sanzioni per chi interviene senza permesso

A Voghera per tagliare un albero nel proprio giardino bisognerà chiedere il permesso

Il Comune di Voghera ha approvato un nuovo regolamento che rende vincolante l’autorizzazione per l’abbattimento degli alberi, anche in aree private, introducendo sanzioni e obblighi di compensazione. Nuove norme che puntano a rafforzare la tutela del patrimonio verde e a regolamentare in modo più rigoroso gli interventi (foto di copertina creata con AI).

Chiedere il permesso per tagliare un albero

Anche quando crescono all’interno di una proprietà privata, gli alberi sono considerati un patrimonio della collettività. È su questo principio che si fonda il nuovo regolamento per la cura del verde approvato dal Consiglio comunale di Voghera, destinato a cambiare radicalmente il modo in cui cittadini e operatori possono intervenire sul patrimonio arboreo. Da ora in avanti, l’abbattimento non motivato di una pianta non è più tollerato e può comportare anche sanzioni.

Il documento, redatto con il supporto dell’agronomo Alberto Mallarino, si rivolge a una platea ampia: dai tecnici incaricati della manutenzione di parchi e strade, ai frequentatori del verde pubblico, fino ai privati cittadini che dispongono di un giardino.

In passato esistevano procedure per richiedere l’abbattimento di un albero, ma si trattava di indicazioni prive di reale forza coercitiva. Il nuovo regolamento introduce invece obblighi precisi e sanzionabili. La novità principale è che il rispetto delle regole non è più facoltativo: l’abbattimento senza autorizzazione diventa un illecito a tutti gli effetti.

Quando serve l’autorizzazione

Chi intende eliminare un albero di una certa dimensione – con tronco di almeno 35 centimetri di diametro misurato a 130 centimetri dal suolo – deve presentare una richiesta formale almeno 30 giorni prima dell’intervento allo sportello edilizia del Comune. Alla domanda va allegata una relazione tecnica, redatta da un professionista qualificato, che certifichi in modo chiaro lo stato di malattia della pianta o l’effettivo pericolo che essa rappresenta.

Solo in presenza di queste condizioni l’abbattimento può essere autorizzato.

L’obbligo di compensazione

Il taglio di un albero non chiude la procedura. Il regolamento prevede infatti un sistema di compensazione obbligatoria. Questa può avvenire in due modi: con la piantumazione di un nuovo albero oppure attraverso un contributo economico versato al Comune.

L’importo viene calcolato secondo criteri parametrici che attribuiscono un valore alla pianta abbattuta. Le somme raccolte vengono poi reinvestite nella creazione e nel rafforzamento di nuove aree verdi sul territorio comunale.

Quando

Salvo situazioni di emergenza, gli abbattimenti devono essere effettuati tra settembre e marzo, periodo che non interferisce con la nidificazione degli uccelli. Anche nei casi urgenti, tuttavia, resta l’obbligo di informare il Comune. Se un albero tutelato viene abbattuto a seguito di un intervento delle forze dell’ordine o della protezione civile, la comunicazione deve arrivare al servizio di edilizia privata entro 48 ore.

Più controlli e più sanzioni

L’amministrazione comunale rivendica una linea più rigorosa nella difesa del verde urbano. L’obiettivo dichiarato è duplice: rafforzare la tutela ambientale e rendere più efficaci gli interventi sanzionatori, superando comportamenti superficiali o poco rispettosi che in passato, soprattutto da parte dei privati, erano difficili da contrastare.