PRIMA EDIZIONE

A Pavia il Premio Maria Corti: il riconoscimento a Ivano Fossati per la carriera

Premiati anche Claudio Piersanti per la narrativa e Lino Leonardi per la saggistica

A Pavia il Premio Maria Corti: il riconoscimento a Ivano Fossati per la carriera

A Pavia si è svolta la prima edizione del Premio Maria Corti – Parole al centro, che ha premiato Ivano Fossati alla carriera, Claudio Piersanti per la narrativa e Lino Leonardi per la saggistica. Un’iniziativa che valorizza la ricerca e il patrimonio letterario del Centro Manoscritti dell’Università di Pavia (foto di copertina: i premiati con il presidente Giorgio Panizza)

Premio Maria Corti

Si è svolta il 7 novembre 2025, nell’Aula Magna dell’Università di Pavia, la cerimonia di premiazione della prima edizione del Premio Maria Corti – Parole al centro, promosso dalla Fondazione Maria Corti in collaborazione con il Centro Manoscritti e l’Ateneo pavese. L’evento, patrocinato dal Comune di Pavia e sostenuto dal Collegio Ghislieri, ha celebrato le voci letterarie che più hanno saputo coniugare rigore, ricerca e ispirazione artistica.

Ivano Fossati, premio alla carriera

Come riportato in un comunicato stampa, il Premio alla carriera è stato assegnato a Ivano Fossati, cantautore e musicista che con le sue canzoni ha saputo unire prosa e poesia, scrivendo pagine indelebili della memoria collettiva italiana.

Nella motivazione del Comitato scientifico della Fondazione Maria Corti si legge che “nessuno meglio di Ivano Fossati sa che la costruzione di un autore spezza le vene delle mani. Perché la vita è carte da decifrare: è canto e discanto, viaggio e sogno”.

Fossati viene celebrato come artista capace di trasformare la parola in musica e la musica in racconto, accompagnando più generazioni “verso un orizzonte ottico che forse non c’è”, ma che continua a farci sentire “naviganti senza navigare mai”.

Narrativa: Claudio Piersanti e il racconto dell’incontro

Per la Narrativa, la giuria ha premiato Claudio Piersanti con La finestra sul porto (Feltrinelli – Gramma), romanzo breve dallo stile misurato e musicale, definito dai giurati “una musica da camera a tre voci”.

Ambientato in una città di provincia sospesa tra mare e porto, il libro racconta personaggi fuori dal tempo che si riscoprono attraverso l’incontro e l’amore, in una prosa essenziale e raffinata. Una storia che, dietro l’apparente semplicità, rivela la mano di un autore capace di custodire la densità della vita quotidiana.

Saggistica: Lino Leonardi e la parola come etica

Il riconoscimento per la Saggistica è andato a Lino Leonardi per Razza (il Mulino), opera che intreccia rigore filologico e riflessione morale.

Secondo la giuria, il saggio rappresenta “un esempio eccellente di come la scienza possa mettersi al servizio dell’etica”, ricostruendo la storia delle parole come storia delle società e delle ideologie che le hanno generate. La parola “razza”, analizzata nelle sue origini e nei suoi usi, diventa chiave per comprendere e smascherare le derive di pensiero che segnano ancora il presente.

La platea

Le motivazioni della Giuria per le sezioni Narrativa e Saggistica

I vincitori sono stati scelti dalla giuria presieduta da Giorgio Panizza (Fondazione Maria Corti) e composta da: Giampaolo Azzoni, Massimo Bocchiola, Mariarosa Bricchi, Benedetta Centovalli, Paolo Di Stefano, Maria Antonietta Grignani, Paola Italia, Helena Janeczek, Michele Lissia, Gaia Manzini, Alessandro Maranesi, Andrea Moro, Paola Moscardino, Piersandro Pallavicini, Fabio Pusterla.

  • Sezione Narrativa – Claudio Piersanti, La finestra sul porto

Un romanzo breve, dal registro tenuto volutamente sotto tono, come una musica da camera, dove bastano tre voci per tessere una storia, raccontata con lo stile essenziale di una prosa esperta che non rivela la mano curatissima che la sorveglia.

In un’anonima, forse riconoscibile, città di provincia, dominata dal mare e dal porto, personaggi un po’ fuori del tempo, frutto di una densità letteraria mai esibita, intrecciano una storia che potrebbe essere tragica e si risolve invece nel lieto fine di un amore che si rinnova, e che dice quanto sia insieme dolce e malinconico riscoprirsi: ci si riscopre perché ci si incontra, e qualcosa torna a rinascere.

  • Sezione Saggistica – Lino Leonardi, Razza

Frutto di una sapientissima competenza filologica, il libro è un esempio eccellente di come si possa mettere la scienza al servizio dell’etica, e di come altrettanto l’etica serva da motivazione alla ricerca.

La storia delle parole, la ricostruzione delle etimologie, sono storia delle società e degli uomini che quelle parole usano, di cui riflettono le visioni del mondo, le ideologie, i rapporti di potere. La storia delle parole rivela e smaschera; come in questo caso, dove si scopre quanto una parola che tragicamente ha determinato e determina vita e morte di uomini e donne riveli una mentalità letteralmente bestiale. Si legge come un romanzo, si impara come dalla lezione dei maestri.

Il Premio Maria Corti – Parole al centro non è solo un riconoscimento letterario, ma anche un’occasione per arricchire il patrimonio del Centro Manoscritti fondato da Maria Corti. I materiali donati dagli autori premiati entreranno a far parte dei fondi custoditi presso l’Università di Pavia, contribuendo a mantenere viva la missione della Fondazione: promuovere la ricerca, tutelare la memoria e valorizzare la cultura letteraria.