A Pavia arriva il Bike Sharing targato E-Vai: "Puntiamo alla multimodalità del trasporto pubblico"
Martino: "L'obiettivo è di unire ai servizi di car sharing i servizi di bike sharing e Pavia è la prima città che sta prendendo in considerazione questa proposta"

"Dal car sharing al bike sharing, la mobilità sostenibile di E-VAI". Questo il titolo dell'evento organizzato dal nostro gruppo editoriale Netweek nella sala conferenze del Palazzo Broletto di Pavia mercoledì 21 giugno che ha visto la partecipazione dell'amministratore delegato della società di car sharing Gianni Martino, che ha esposto agli stakeholder del territorio il nuovo progetto basato sulla multimodalità del trasporto pubblico che coinvolge trasporto su rotaia, su gomma e mobilità dolce in bici.
Insieme a lui, presenti Leonardo Cesarini, Chief Commercial Officer di Trenord, Nadia Goupil, direttrice commerciale France & Europe Sud di Fifteen, Valerio Siniscalco, Chief Executive Officer di NHP, e, con un video messaggio per i saluti istituzionali, l'assessore ai Trasporti e Mobilità sostenibile di Regione Lombardia Franco Lucente.
Il Bike Sharing di E-Vai: "Un sistema efficace e lungimirante"
Ad aprire l'incontro sono state le parole del vicesindaco di Pavia Antonio Bobbio Pallavicini, che ha spiegato ai presenti la lunga collaborazione tra il Comune e la società del gruppo FNM:
"Siamo qua oggi perché E-VAI ha organizzato questo tour di conoscenza e promozione dei propri sistemi e perché E-VAI è un partner pubblico e uno stakeholder di primo livello a cui dobbiamo tendere per fare sistema su un tema complesso. Fummo precursori nel 2011, inaugurando il sistema di car sharing della città di Pavia: un sistema ben realizzato che dà ottimi risultati e soddisfazione agli utenti. Oggi siamo qui anche per parlare di bike sharing, un sistema efficace, lungimirante e che va affrontato perché si tratta di un sistema innovativo".

Parole lusinghiere, seguite da quelle del segretario provinciale di Fratelli d'Italia Claudio Mangiarotti:
"Un progetto sicuramente nato da tempo, ambizioso, concreto e che continua nella sua fase di crescita".
Pavia tra treno e bici
E dopo i saluti istituzionali è arrivato anche il momento degli interventi dei relatori, con Leonardi Cesarini a prendere per primo la parola illustrando il futuro della mobilità ferroviaria e ciò che sta accadendo in questi anni a Pavia:
"Entro i prossimi 20 anni assisteremo a una crescita dell’alta velocità e una diminuzione dei voli medio-raggio verso le grandi capitali europee. Grazie al trasporto regionale, i flussi passeggeri raggiungeranno i capoluoghi, che ospiteranno hub in cui si realizzerà l’integrazione con gli altri mezzi. Penso a stazioni o snodi di interscambio, in cui i viaggiatori troveranno anche servizi in sharing, dalla bici, al monopattino, all’auto. In Lombardia, il treno è la colonna vertebrale della mobilità, con un’offerta senza pari nelle altre regioni. Qui stiamo individuando soluzioni per integrare al nostro servizio altre opzioni di mobilità, come il car sharing E-Vai, e a Pavia ne abbiamo un esempio. Lavoriamo costantemente per incoraggiare i passeggeri a lasciare a casa l’auto privata e viaggiare in modo sostenibile con i mezzi pubblici. Sulle linee pavesi, abbiamo iniziato a introdurre treni nuovi; altri ne arriveranno nei prossimi mesi. Siamo fiduciosi nel fatto che questo possa costituire un ulteriore incentivo per un viaggio sostenibile da e per i vostri territori. "

Dopo il viaggio in treno, dunque, bisognerà andare a coprire quello che in gergo viene chiamato l'ultimo miglio. Un compito che E-VAI punta a compiere tramite una mobilità dolce, sostenibile e inclusiva, come spiegato da Gianni Martino:
"A Pavia abbiamo il punto di noleggio di maggior successo di tutta la rete di E-VAI e in totale ne abbiamo oltre 300. E-VAI non è semplicemente un car sharing. Il car sharing si addice alle grandi città, ma noi riusciamo a farlo anche in comuni di poche centinaia di abitanti. Applichiamo un modello station based e siamo gli unici al mondo a farlo in queste modalità: è un modello che permette il ritiro e la consegna in stazioni diverse, un'opportunità straordinaria, difficile da gestire, ma particolarmente funzionale e gradito dai cittadini. Siamo sostenibili perché siamo un car sharing, non solo perché usiamo auto elettriche. La macchina condivisibile è uno strumento di sostenibilità ambientale. E siamo inclusivi perché diamo diverse modalità di spostamento. E ora puntiamo a unire ai servizi di car sharing un nuovo servizio di servizi di bike sharing e Pavia è la prima città che sta prendendo in considerazione questa proposta".

La collaborazione transalpina
E la particolarità del progetto si basa anche su una collaborazione prestigiosa con Fifteen. La prima soluzione all-in-one di bike network che consente alle città di fornire un'esperienza universale per la modalità di trasporto più ecologica. Un modello dai risultati strabilianti oltralpe, come testimonia Nadia Goupil:
"Il bike sharing è per definizione accessibile a tutti, ma ha bisogno di un sistema visibile e che incoraggi i cittadini all'utilizzo. Ad esempio a Saclay, dopo l'arrivo del servizio, l'80% della cittadinanza ha iniziato a usare il bike sharing, ma non è un risultato scontato. Servono prodotti di qualità, una bici attrattiva, leggera, maneggevole; abbiamo un'applicazione che ci consente di monitorare lo stato delle biciclette e intervenire quando c'è bisogno di manutenzione; bisogna proporre tariffe agevolate e non troppo costose; creare una rete di trasporto con stazioni compatte e intelligenti; e infine fare in modo che lo spostamento sia elettrico e sostenibile".

E così E-VAI porterà sul territorio le "ecostazioni", hub dove l'utente potrà fare uso sia della bicicletta elettrica che del car sharing. Per attuare un tale progetto però, ci sarà bisogno anche di una fornitura non indifferente di energia elettrica. E qui entra in gioco NHP, società impegnata nella ricerca e nella sperimentazione di nuove tecnologie e nuovi modelli per l'efficientamento energetico nel contesto della smart city, dalla produzione di energia da fonti rinnovabili alla mobilità sostenibile. Così Valerio Siniscalco:
"Stiamo lavorando molto sulle comunità energetiche: ci permettono di offrire una serie di benefici ai cittadini, come alcuni vantaggi economici, tra cui anche l'abbassamento del costo sulla bolletta, o ancora la produzione di un'energia rinnovabile e non inquinante. Un modello che ci permette di coltivare la cultura della comunità sostenibile in cui l'energia prodotta trova contestualmente consumatori in grado di sfruttarla in loco, efficientando così il sistema".
