PAVIA

5 novembre 2024, commemorazione Emanuele Zilli: i divieti e le chiusure

Ex militante del MSI, morì nel 1973 in circostanze poco chiare: una commemorazione che ogni anno richiama tensioni e riflessioni profonde

5 novembre 2024, commemorazione Emanuele Zilli: i divieti e le chiusure
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Domani, martedì 5 novembre 2024, si svolgerà la commemorazione in memoria di Emanuele Zilli, militante missino morto il 5 novembre del 1973. Pavia si prepara quindi a vivere una giornata densa di significato ma anche di tensioni.

Commemorazione Emanuele Zilli

Domani 5 novembre 2024 il Ponte Coperto a Pavia chiuderà al traffico per ospitare le due manifestazioni di segno opposto, che riportano la città al centro di un acceso dibattito politico e sociale. Da un lato, il presidio in memoria di Emanuele Zilli, militante missino morto il 5 novembre del 1973 in circostanze ancora poco chiare. Dall’altro, il corteo antifascista che attraverserà il centro per ribadire i valori democratici. L’obiettivo dichiarato del Comune è evitare scontri e garantire un ordine pubblico, messo a dura prova in passato.

Misure straordinarie di sicurezza

In vista delle manifestazioni, le autorità hanno approvato un piano di sicurezza che include il divieto di sosta e transito in molte aree del centro. Il sindaco Michele Lissia ha chiesto formalmente che il corteo commemorativo per Zilli non attraversi via dei Mille, decisione condivisa dal comitato per l’ordine e la sicurezza che ha imposto un presidio statico in via Scapolla, presso la lapide dedicata a Zilli. Anche altre aree strategiche, come Borgo Ticino e il Lungoticino, saranno soggette a limitazioni di accesso.

Alle 20.30, Piazza Italia accoglierà il raduno per il corteo antifascista, che attraverserà Strada Nuova per raggiungere il Ponte Coperto.

I divieti e le chiusure

Per consentire lo svolgimento delle manifestazioni è stato istituito il divieto di sosta con rimozione forzata dalle ore 16 alle 24 in:

  • Piazzale Ferruccio Ghinaglia
  • Via Guglielmo e Antonio Scapolla
  • Via Bianca Maria Visconti
  • Via Ragazzi del ’99 (dal civ. 2 al civ. 4)
  • Via Dei Mille (dal V. Luigi Beretta al P. Ferruccio Ghinaglia)
  • Via Oriana Fallaci
  • Via Ponte Vecchio (dal civ. 5 al civ. 29 ambo i lati)
  • Via Luigi Beretta
  • Piazzale Ponte Ticino
  • Via Cavagna Sangiuliani (da P. Ponte Ticino a V. Giacomo Rezia)
  • Piazza Italia
  • Viale Lungoticino Sforza (dal Ponte coperto al civ. 6 ambo i lati)

Sospesa inoltre la circolazione veicolare dalle ore 20 fino al termine del presidio (previsto per le 24) nelle seguenti vie:

  • Via dei Mille (da via Luigi Beretta al piazzale Ferruccio Ghinaglia)
  • Via Luigi Beretta
  • Via Bianca Maria Visconti
  • Via Ponte Vecchio
  • Piazzale Ferruccio Ghinaglia
  • Ponte Coperto
  • Via XXV Aprile (uscita obbligatoria verso via Giuseppe Giulietti)
  • Via Guglielmo e Antonio Scapolla
  • Via Cavagna Sangiuliani (da P. Ponte Ticino a V. Giacomo Rezia)
  • Corso Strada Nuova
  • Piazza Italia
  • Corso Carlo Alberto
  • Via Luigi Malaspina (da piazza Luigi Guicciardi a piazza Italia)
  • Via Porta Salara
  • Vicolo Longobardi
  • Vicolo Voltone degli Isimbardi
  • Via della Roccetta

La posizione del sindaco

Il sindaco Michele Lissia ha espresso chiaramente la sua posizione, dichiarando che "Pavia non offre spazio a nostalgie fasciste". In un intervento sui social, ha sottolineato come la commemorazione di Zilli negli anni passati sia stata accompagnata da simboli che, secondo lui, evocano ideologie respinte dalla comunità. Pur ribadendo il diritto di manifestare, ha precisato che tale diritto deve essere in linea con i principi democratici della Costituzione. “È inaccettabile che un quartiere venga sequestrato per celebrare rituali legati al passato fascista”, ha affermato, invitando i partecipanti a evitare simboli suprematisti o razzisti.

Il sindaco ha infine dichiarato il suo sostegno al corteo antifascista, considerandolo un'espressione dei valori democratici di giustizia, libertà e uguaglianza. Lissia ha esortato tutti a riflettere sui valori costituzionali, rispettando la comunità pavese e ciò che la unisce. Le forze dell’ordine, intanto, monitorano da vicino la situazione, pronte a intervenire se necessario.

Pavia si prepara quindi a vivere una giornata densa di significato ma anche di tensioni, in cui l’equilibrio tra libertà di espressione e ordine pubblico sarà il vero banco di prova per la città e le sue istituzioni.

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