68enne a processo

"Torna a casa tua, africana": vicina di casa a processo per insulti razzisti

Una donna di 68 anni è finita a processo con le accuse di minaccia e stalking condominiale.

"Torna a casa tua, africana": vicina di casa a processo per insulti razzisti
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Vicina di casa a processo per insulti razzisti nei confronti di una 35enne eritrea residente a Pavia.

"Torna a casa tua, africana"

"Ti faccio a pezzi, torna a casa tua, africana" sarebbero alcuni degli epiteti rivolti da una donna di 68 anni a una vicina 35enne originaria dell'Eritrea ma da tempo cittadina italiana.

Le due donne vivono entrambe in una casa popolare di Pavia, situata in un palazzo di via Sicilia. Secondo l'accusa si tratterebbe solo dell'ultimo episodio di una serie di atti persecutori che la 68enne avrebbe attuato a partire dal 2019.

"Situazione insostenibile"

Le accuse sono ancora tutte da provare, ma secondo l’avvocato Luigi Cirillo, legale di parte civile “la situazione è diventata insostenibile: la mia assistita a causa di queste angherie e anche per la necessità di tutelare il figlio ancora minorenne, è stata costretta più volte ad andare a dormire da parenti”.

I rapporti tra le due donne sarebbero peggiorati a causa di questioni futili, come i rumori provenienti dai rispettivi appartamenti o per oggetti lasciati negli spazi comuni del condominio.

Il processo

Il processo per stalking si aprirà a febbraio 2024 mentre un procedimento specifico che riguarda la presunta minaccia con frasi razziste è già stato avviato e alcuni giorni fa si è svolta una udienza.

L'avvocato Chiara Pedrazzi, legale della 68enne, contesta la ricostruzione dei fatti sostenendo che la sua assistita non ha mai avuto problemi con altri condomini: "non si capisce tutto questo astio" inoltre "sugli insulti c’è solo la parola della parte offesa contro la mia assistita".

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