L'intervista

Villani: "ho lasciato il consiglio ma non smetto di dare una mano"

Il veterano dei dem per la Provincia di Pavia parla della sua scelta di non ricandidarsi e del risultato elettorale

Villani: "ho lasciato il consiglio ma non smetto di dare una mano"
Pubblicato:
Aggiornato:

Giuseppe Villani è sulla breccia dell’impegno istituzionale e politico da oltre mezzo secolo. Ha cominciato diciassettenne come militante e dirigente della Fgci prima e del Pci dopo, è stato consigliere comunale a Casteggio e a Pinarolo Po, dove è diventato anche sindaco, e poi consigliere provinciale per dieci anni, segretario provinciale dei Ds e del Pd. Infine, consigliere regionale dei dem per due legislature e mezza. Oggi è membro dell’assemblea nazionale del Pd e rimane “a disposizione per dare una mano al partito della provincia e del territorio”. Ma soprattutto intende fare “felicemente il nonno”.

Come mai non si è ricandidato in consiglio regionale?

È giusto così. Ho fatto praticamente tre legislature, 13 anni, ho rispettato lo statuto che ne prevede due. In vita mia non ho mai chiesto deroghe e non l’ho fatto neanche stavolta. Era giusto lasciare spazio ad altre persone, che erano arrivate, anche se purtroppo, per il meccanismo della legge elettorale regionale, non c’è nessun eletto per la provincia di Pavia e di questo sono molto dispiaciuto.

Come sono stati questi anni in consiglio regionale?

Un’esperienza sicuramente molto interessante e intensa che mi ha consentito di partecipare a tante battaglie, pur dall’opposizione, con i consueti impegno e passione.

Cosa porta con sé di questa esperienza?

Mi ha sicuramente arricchito, sia dal punto di vista politico e istituzionale che da quello della conoscenza di questa regione, la più grande d’Italia, delle tante persone e associazioni che la vivono. E mi ha fatto toccare con mano l’assoluta incapacità del centrodestra di dare risposte adeguate alle nostre popolazioni e alle loro esigenze.

Cosa farà adesso?

Innanzitutto, mi divertirò moltissimo con mio nipote Leonardo. Sicuramente, in modo molto più libero, continuerò a dare una mano, ma al tempo stesso coltiverò altri interessi come la lettura, la partecipazione alle attività associative del mio Comune, Pinarolo Po, e del mio territorio.

Come commenta i risultati elettorali?

Certamente per il Pd e per le forze progressiste mi attendevo un risultato migliore. Evidentemente nella Lombardia profonda esiste ancora un radicamento della Lega e del centrodestra. E forse noi non abbiamo fatto tutto il possibile. Poi, hanno influito molto anche la disaffezione e l’astensionismo. Certo c’è ancora molto da fare. Cercherò di dare una mano.

Seguici sui nostri canali