Successo di partecipazione a Pavia per la raccolta di dati sul Parkinson
La campagna di reclutamento serve a raccogliere dati con la speranza di riuscire presto a predire l’insorgenza della malattia
Lo studio è finalizzato anche dalla Michael J. Fox Foundation, la fondazione creata dal noto attore di “Ritorno al Futuro” malato ormai da molti anni.
Oltre 160 partecipanti
Sono oltre 160 i soggetti che hanno aderito alla campagna di reclutamento di Fondazione Mondino IRCCS tra persone con Malattia di Parkinson e volontari sani per la raccolta di dati e campioni biologici. Il tutto è finalizzato alla riuscita del progetto di ricerca “Parkinson e Microbioma”.
“È stato un grande successo di partecipazione - commenta la neurologa coordinatrice del team di ricerca Micol Avenali - per cui vogliamo ringraziare tutti coloro che sono venuti nell’ambulatorio per sottoporsi alla visita, al prelievo di sangue e alla raccolta di campioni biologici. Grazie all’aiuto sia dei nostri pazienti sia dei volontari sani oggi abbiamo dati sufficienti da analizzare per portare avanti la nostra ricerca che ha l’obiettivo di mettere a punto nuove terapie per la Malattia di Parkinson”.
Lo studio, avviato nel 2021, si concluderà nel dicembre 2024. Il reclutamento dei pazienti proseguirà comunque fino a marzo 2023 e si sta valutando un’estensione dello studio con una fase di follow up in cui i partecipanti verranno richiamati per una seconda visita a distanza di 18-24 mesi.
Fondazione Mondino in prima linea
Lo studio, intitolato “Medicina personalizzata per la Malattia di Parkinson: dalla caratterizzazione fenotipica allo studio dell’asse genoma-microbioma nello sviluppo della malattia in soggetti portatori di mutazione GBA” è finanziato da ASAP, l’agenzia statunitense per la ricerca sul Parkinson fondata dal premio Nobel per la medicina nel 2013 Randy Schekman.
Congiuntamente finanzia anche la Michael J. Fox Foundation creata dal noto attore di “Ritorno al Futuro”, da anni affetto dalla malattia. Il progetto è coordinato da Anthony Schapira del prestigioso University College of London e impegna un consorzio internazionale di cui fa parte anche la Fondazione Mondino di Pavia.
A Pavia il progetto è condotto da un team di ricercatori di Fondazione Mondino e Università di Pavia guidato dal professor Fabio Blandini, co-investigator insieme al professor Schapira.
Per prevenire la malattia
L’obiettivo è analizzare l’influenza del microbioma intestinale sul rischio di sviluppare la malattia di Parkinson sia nella forma idiopatica che in quella associata a mutazioni del gene della glucocerebrosidasi, a oggi considerato il maggior fattore di rischio per lo sviluppo della patologia. La speranza è quella di identificare fattori in grado di predire l’insorgenza della malattia.
"A nome di tutto il team di ricerca, ringraziamo prima di tutto il direttore scientifico di Fondazione Mondino Roberto Bergamaschi, il professor Fabio Blandini, il Clinical Trial Center coordinato dalla dottoressa Monica Bianchi - continua la dottoressa Avenali - e uno speciale ringraziamento va anche ai dottori Gianluca Dornini e Roberto Perotti e a tutta l’equipe del Servizio di Immunoematologia e Medicina Trasfusionale del Policlinico S. Matteo per averci supportato nel reclutamento dei volontari sani”.