#stopgender

Manifesti “no gender” a Pavia: "Fuori legge, vanno tolti". Pro Vita: "Pienamente legittimi"

"Una campagna più che mai necessaria poiché stiamo assistendo ad un progressivo e preoccupante aumento di progetti promossi dal movimento Lgbtqia+".

Manifesti “no gender” a Pavia: "Fuori legge, vanno tolti". Pro Vita: "Pienamente legittimi"
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Manifesti “no gender” a Pavia: c'è chi li definisce fuori legge mentre per l'Associazione Pro Vita & Famiglia sono pienamente legittimi.

Manifesti "no gender"

Il volto di un bambino imbronciato accanto a un rossetto e a un fiocco rosa. Uno slogan: #stopgender. E un claim stampato su sfondo nero: "Basta confondere l'identità sessuale dei bambini". 

Sono i manifesti che esprimono l’idea di pensiero dell’associazione Pro Vita & Famiglia per la quale la famiglia è solo una, ossia quella tradizionale, fondata sul matrimonio tra uomo e donna come anche i generi sono solo due.

"Campagna necessaria"

"Una campagna più che mai necessaria poiché stiamo assistendo ad un progressivo e preoccupante aumento di progetti promossi dal movimento Lgbtqia+ e alla diffusione della cosiddetta “carriera alias” nelle scuole, che confondono i bambini e mettono in pericolo la loro educazione e crescita psico-fisica", dichiara Angelo Mandelli, referente del Circolo Territoriale di Pro Vita & Famiglia Pavia.

I cartelloni, che sono apparsi in varie città italiane tra le quali anche Pavia, stanno destando molte polemiche. C’è infatti chi, in base al regolamento comunale, ne chiede la rimozione.

"Pienamente legittimi"

L'associazione si difende asserendo che sono pienamente legittimi:

"E’ gravissimo e inaccettabile che si arrivi a definire i nostri manifesti come fuori legge. E’ assurdo chiamare in causa una norma inserita nel Codice della strada nel 2020. Innanzitutto perché la legge è del tutto inapplicabile, poiché mancano i decreti attuativi ministeriali previsti dalla stessa e mai emanati. Pertanto, tali disposizioni non sono invocabili nemmeno in astratto per censurare il messaggio di Pro Vita & Famiglia.

Inoltre, e ci teniamo a ribadirlo, i nostri manifesti in nessun caso rientrerebbero in tale norma, poiché non sono né né violenti, né discriminatori, né sessisti, né offensivi. Pubblicando fake news come questa si vuole solo impedire la libertà di pensiero e di espressione non solo nostra ma anche di migliaia di famiglie e genitori italiani".

E' quanto afferma Angelo Mandelli, referente del Circolo Territoriale di Pavia di Pro Vita & Famiglia, che continua:

"La teoria gender – continua Mandelli – purtroppo esiste e il nostro dossier con oltre 200 casi di gender nelle scuole di ogni ordine e grado ne è la prova. Quindi chi pensa, e afferma, che il gender non esista sta diffondendo, lui sì, pericolose falsità. Quanto poi al fatto che i manifesti e le azioni di Pro Vita & Famiglia siano “Putiniani” è una cosa ancora più assurda e falsa.

Perfino Papa Francesco, che di certo non è putiniano, ha definito il gender come un errore della mente umana. Ringraziamo il Comune per non avere ceduto alle pressioni e aver bloccato la censura, come invece hanno fatto in modo illegittimo altre amministrazioni, di sinistra, in altri comuni italiani. E ringraziamo anche l’assessore Longo, che sappiamo non essere molto favorevole alle nostre idee, per la sua correttezza e onestà intellettuale e per aver definito il manifesto “libera espressione del pensiero”".

 

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