Al via all’Università di Pavia i corsi di alta formazione in collaborazione con Samsung
Per preparare gli studenti a cogliere le opportunità dell’innovazione digitale come Intelligenza Artificiale, Big Data, Cybersecurity e Internet of Things.
Preparare gli studenti a cogliere le opportunità dell’innovazione digitale: partono all'Università di Pavia i corsi di alta formazione in collaborazione con Samsung. Intelligenza Artificiale e Internet of Things al centro dei training a cui parteciperanno una selezione di studenti provenienti dalle facoltà STEM.
Corsi di alta formazione all'Università di Pavia
Al via all’Università di Pavia la nuova edizione di Innovation Campus, programma di alta formazione sviluppato da Samsung Electronics Italia con l’obiettivo di offrire agli studenti competenze digitali avanzate, necessarie per essere competitivi in un mercato del lavoro in continua evoluzione, facendo leva sui nuovi trend tecnologici, come Intelligenza Artificiale, Big Data, Cybersecurity e Internet of Things.
L’accelerazione dei processi di trasformazione digitale delle imprese, alla quale stiamo assistendo nell’ultimo periodo, anche grazie ai fondi erogati attraverso il PNRR, sta aggravando lo skills gap, ovvero il divario tra le competenze richieste dal mercato del lavoro e quelle realmente disponibili.
Lo skill gap
Secondo studi recenti, è stato calcolato che lo skill gap coinvolge un lavoratore su tre nell’area OCSE e avrà un impatto negativo sul PIL, ovvero mancata crescita, entro il 2025 pari all’11% a livello globale (fonte: BCG). Questi numeri dimostrano che la digitalizzazione non può essere sostenuta soltanto da incentivi fiscali o da investimenti infrastrutturali ma deve essere accompagnata da programmi volti a offrire le giuste competenze per poter cogliere le opportunità dei nuovi trend tecnologici.
Il progetto Innovation Campus
In questo scenario, si inserisce Innovation Campus, progetto che ha coinvolto negli scorsi anni 6 università pubbliche distribuite su tutto il territorio italiano e che torna nell’ateneo lombardo con l’obiettivo di accompagnare gli studenti in un percorso formativo sull’innovazione, per trasformare il futuro in presente e aprire nuovi scenari professionali in ambito digitale.
La nuova edizione vede coinvolti oltre all’Università di Pavia, altri cinque atenei distribuiti in tutto il Paese, già eccellenze italiane nella formazione in ambito STEM: Università degli Studi di Cagliari, Bari, Genova, Pisa e l’Università del Salento.
“Rinnovare l’impegno con Samsung per Innovation Campus è stata una scelta fortemente voluta. Il progetto di formazione quest’anno è rivolto ai nostri studenti dei corsi di laurea di primo livello, per contribuire fin dall’inizio allo sviluppo di competenze che potranno essere applicate in svariati contesti lavorativi, anche ad elevata complessità.
Nel mercato del lavoro vi è una crescente richiesta di competenze digitali, di conoscenza di metodi di artificial intelligence e internet of things, oltre al possesso di comptenze trasversali, essenziali per ottimizzare il lavoro di gruppo. Sappiamo che l’innovazione digitale, la sua diffusione, la capacità di interpretarne al meglio l’utilizzo e la formazione universitaria in questo settore sono elementi fondamentali per la futura crescita della nostra società. ” ha dichiarato Pietro Carretta, Delegato al Placement dell’Università di Pavia.
“L’innovazione digitale può far evolvere il nostro modo di fare impresa e accelerare la crescita del Paese in un momento storico di incertezza come quello attuale. Ma non è solo una questione di implementare nuove tecnologie ma soprattutto di formare il capitale umano. Per poter trarre il massimo vantaggio dal digitale, è necessario dotarsi delle competenze adeguate. Con Innovation Campus vogliamo essere al fianco delle Università e dei docenti e dare un contributo a ridurre questo gap, sostenendo gli studenti nel loro percorso di formazione attraverso l’acquisizione di competenze nuove, affinché possano essere promotori di un cambiamento positivo e un progresso sociale ed economico. Mi auguro che a questi atenei se ne aggiungano molti altri nei prossimi mesi” ha commentato Anastasia Buda, Corporate Citizenship & Internal Communication Manager di Samsung Electronics Italia.
I dettagli e le diverse fasi del progetto
L’iniziativa consiste in un vero e proprio corso di alta formazione, focalizzato sui temi del digitale che andrà a integrarsi ai percorsi universitari già avviati e per cui potranno essere riconosciuti crediti formativi: oltre alla partecipazione a lezioni teoriche tradizionali, i ragazzi saranno chiamati anche a sviluppare un progetto di gruppo, per mettere in pratica quanto appreso e immergersi sin da subito in un’esperienza concreta e avvicinarsi così al mondo del lavoro. Il project work dovrà essere un’idea strutturata in gradi di promuovere una crescita sostenibile e una società più inclusiva attraverso l’innovazione digitale, con un focus in primis sull’AI. Il tema portante del project work sarà allineato con gli obiettivi di Ricerca dell’Ateneo e con le missioni del PNRR.
Il corso è rivolto ai migliori studenti dell’ateneo, provenienti dal secondo e terzo anno dei corsi di Laurea Triennale istituiti presso le facoltà di Ingegneria Industriale, Ingegneria dell’Informazione, Ingegneria Civile, Architettura, Matematica e Fisica, selezionati attraverso un test di ammissione scritto e un colloquio motivazionale.
Samsung, in collaborazione con l’ateneo, metterà a disposizione l’esperienza e le competenze dei propri ingegneri che affiancheranno i docenti universitari per aiutare gli studenti ad acquisire competenze digitali avanzate su temi come Intelligenza Artificiale e Internet of Things applicate al mercato dei prodotti Consumer Electronics, Machine Learning e Cybersecurity, potenziando al contempo le capacità di ideazione, gestione progettuale e problem solving, le cosiddette soft skills, ovvero quelle capacità altrettanto rilevanti per diventare professionisti preparati ad affrontare le sfide future.
Una commissione composta dai docenti dell’ateneo e dagli esperti Samsung premierà poi con una borsa di studio del valore di circa 1800 euro gli studenti che avranno raggiunto il punteggio più alto, risultato dalla somma del test finale e dalla valutazione del project work.
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