Allievo del Collegio Borromeo

Giovanni Borsatti, il 25enne morto in Valsassina si stava laureando in medicina a Pavia

Il giovane era correttamente attrezzato e conosceva bene la zona: purtroppo però una scivolata gli è stata fatale.

Giovanni Borsatti, il 25enne morto in Valsassina si stava laureando in medicina a Pavia
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E' ancora difficile credere che Giovanni Borsatti sia l'ultima vittima della montagna: lui, che in Valsassina pur essendo milanese ci è cresciuto. Lui che non prendeva il trekking alla leggera, che conosceva bene il sentiero e che era correttamente equipaggiato per affrontarlo. Eppure a volte la montagna tende tranelli inaspettati a chiunque e proprio il giovane Giovanni non ha avuto scampo e ha perso la vita sul «Sentiero degli stradini».

Chi è l'ultima vittima della montagna: Giovanni Borsatti

Giovanni Borsatti, classe 1997, abitava in via Paolo Sarpi a Milano. Era al sesto anno di medicina, frequentata a Pavia, e gli mancavano solo due esami per laurearsi con una tesi elaborata presso il laboratorio di autismo del Dipartimento di scienze neurologiche e comportamentali, avendo svolto un tirocinio formativo al Policlinico San Matteo di Pavia.

Si era diplomato al liceo classico Parini di Milano e aveva volto uno stage al laboratorio di farmacologia molecolare dell’istituto Mario Negri. Sui social un messaggio di cordoglio e vicinanza alla famiglia di Giovanni arriva dal rettore dell’Almo Collegio Borromeo di Pavia che il 25enne frequentava:

“Giovanni ci ha lasciato all'improvviso, quasi come nel suo carattere.
Era un ragazzo straordinario.
Passo veloce. Sempre. In ogni cosa.
E come sempre è corso avanti.
La comunità del Collegio Borromeo è inconsolabile. Cerca nella vicinanza dell'amicizia il conforto e nella fede, che Giovanni ha sempre testimoniato, la speranza per andare avanti.
Siamo vicini alla mamma Silvia Fazzo, al papà Alessandro Borsatti, ai fratelli e alla sorella, perché Giovanni ci ha insegnato che la prossimità è autentica medicina".
Alberto Lolli,
Rettore

Una scivolata che non gli ha lasciato scampo

Mercoledì mattina Giovanni era uscito dalla casa di villeggiatura di famiglia, a Moggio, per un'escursione in solitaria sul quel sentiero che ormai conosceva a memoria, senza purtroppo fare più ritorno. I genitori spaventati, non vedendolo tornare, in serata hanno chiamato i soccorsi che si sono immediatamente messi alla ricerca del giovane scomparso, col terribile presentimento che potesse essergli successo qualcosa.

All’1.40 di notte, a circa 1800 metri di quota, gli operatori del soccorso alpino hanno trovato lo zaino del ragazzo. Il suo corpo invece si trovava un centinaio di metri sopra di loro: era caduto dall’alto, in una zona molto impervia.

Probabilmente il 25enne è scivolato in un punto dove la strada resta in ombra, con uno strato di ghiaccio che gli è stato fatale e che lo ha fatto scivolare per diversi metri: purtroppo vani i tentativi di salvarlo, i sanitari hanno solo potuto constatarne il decesso.

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