Donate sei poltrone a Neonatologia e Terapia Intensiva Neonatale del San Matteo
Grazie all'Associazione aiutami a Crescere.
L’Associazione aiutami a Crescere dona sei poltrone a Neonatologia e Terapia Intensiva Neonatale del San Matteo.
Sei poltrone a Neonatologia e Terapia Intensiva Neonatale del San Matteo
Così piccoli da stare sul palmo di una mano, sono i bambini prematuri delle terapie intensive neonatali, nati prima della 37° settimana di gravidanza; talvolta pesano meno di un pacchetto di zucchero. Le loro vite sono affidate a cure specialistiche intensive, ma non solo. La scienza ha dimostrato come anche il “prendersi cura” di questi neonati sia fondamentale per migliorare le loro probabilità di sopravvivere e crescere sani.
In questo delicato processo di crescita in un ambiente ipertecnologico è fondamentale la presenza dei genitori: le loro voci, le loro carezze e soprattutto la marsupio terapia, o terapia della madre canguro, ovvero il contatto pelle a pelle con la mamma o, perché no, col papà. Il bambino viene posto sul seno o sul petto del genitore, in posizione verticale, avvolto in un abbraccio epidermico, confortato dai battiti del cuore, ricreando così l’ambiente fetale, interrotto troppo presto. Il neonato si tranquillizza e spesso i suoi parametri vitali si stabilizzano e la percezione del dolore diminuisce. Il legame tra genitori e figli si rinforza. Le cure, pur difficili e lunghe, sono umanizzate. Per poter realizzare questo contatto tra genitori e bambino, il comfort è fondamentale.
Per questo motivo l’Associazione “Aiutami a Crescere Onlus”, nata nel 2002 per sostenere le famiglie dei bambini nati prematuri, ha donato al reparto di Terapia Intensiva Neonatale della Fondazione IRCCS Policlinico San Matteo di Pavia, 6 poltrone dedicate a questo scopo, che consentiranno ai bambini ricoverati e ai loro genitori di beneficiare della marsupio terapia.
La collaborazione tra l’Associazione, presieduta dalla Dr.ssa Alice Francia, il reparto, diretto dal Dr. Stefano Ghirardello, tutti i medici e gli infermieri, ha permesso ancora una volta di rispondere ai bisogni delle famiglie e dei loro piccoli, grazie alla generosità di tante persone che per motivi diversi sono sensibili a questa realtà ancora poco conosciuta.