Raffaele Bruno: "Nuovi Casi 170.844. Decessi 259. Non mi sembrano dati da raffreddore"
Il direttore delle Malattie infettive del San Matteo, in un post su Twitter, commenta i numeri che emergono dal bollettino italiano di ieri su Covid-19.
Raffaele Bruno, direttore delle Malattie infettive del San Matteo, commenta via Twitter i numeri pesanti che emergono dal bollettino italiano del 4 gennaio 2022 in merito alle infezioni da Covid-19.
Raffaele Bruno: "I numeri di oggi non mi sembrano dati da raffreddore"
“Nuovi casi 170.844, decessi 259. Mi sbaglierò, ma non mi sembrano dati da raffreddore”.
Commenta così su Twitter, Raffaele Bruno, direttore dell’Unità operativa complessa Malattie infettive del Policlinico San Matteo di Pavia i numeri del bollettino nazionale diffusi ieri.
Nuovi Casi 170844 Decessi 259. Mi sbaglierò ma non mi sembrano dati da raffreddore. https://t.co/hjeFAX8e63
— Raffaele Bruno (@raffaelebruno) January 4, 2022
“Spero, che chi è preposto a prendere decisioni non si penta di aver preso decisioni tardive per la tutela della salute della collettività. In particolare per chi ha altre patologie e non può curarsi perché gli ospedali sono pieni di pazienti Covid non vaccinati”, conclude lo specialista.
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— Raffaele Bruno (@raffaelebruno) January 4, 2022
Curò il paziente 1
Il medico noto per aver curato il paziente 1 Mattia Maestri. Era il 22 febbraio 2020 quando Mattia, 38 anni, entrò in condizioni critiche all’ospedale di Codogno dando di fatto il via all'emergenza pandemica in Italia. Trasferito dopo poche ore al San Matteo di Pavia, Maestri rimase 18 giorni intubato in rianimazione, poi la lenta ripresa fino alle dimissioni dal policlinico il 21 marzo.
Potè così tornare a casa dalla sua famiglia, ed assistere alla nascita della figlia Giulia. La moglie Valentina e la madre di Mattia, anche loro contagiate dal Covid, sono riuscite a guarire: non è stato così per il padre, che purtroppo è stato sconfitto dal virus.