Cambiamenti climatici

Prevedere frane e alluvioni: allo studio l’area appenninica dell’Oltrepò Pavese

Tanti i temi affrontati nel "progetto Andromeda" portato avanti dall'Università di Pavia.

Prevedere frane e alluvioni: allo studio l’area appenninica dell’Oltrepò Pavese
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Cambiamento climatico e prevenzione. Il "Progetto Andromeda": nuovi metodi di previsione per frane superficiali e alluvioni. Studiata l’area appenninica dell’Oltrepò Pavese.

Prevedere frane e alluvioni: studiata l’area appenninica dell’Oltrepò Pavese

Monitoraggio idrologico e atmosferico dei siti campione, modellazione degli eventi franosi superficiali, modellazione delle piene e delle alluvioni a seguito di eventi di precipitazione intensi.

Questi i temi di grande attualità trattati nel webinar conclusivo del “Progetto Andromeda”, svoltosi lo scorso 16 dicembre e finanziato dalla Fondazione CARIPLO ed incentrato in particolare sullo studio e sul monitoraggio del dissesto idrogeologico nell’area appenninica dell’Oltrepò Pavese.

L’evento, a cui hanno partecipato più di 400 persone, ha confermato il grande interesse per le aree tematiche trattate, contestualizzate nell’attualissimo ambito dei cambiamenti climatici e strettamente legate al territorio, le cui fragilità si riflettono direttamente sul tessuto economico rurale e vitivinicolo.

L’evento è stato organizzato dall’Università di Pavia, in veste di capofila del Progetto Andromeda, con il Dipartimento di Scienze della Terra e dell’Ambiente ed il Dipartimento di Ingegneria Civile e Architettura, in collaborazione con l’Istituto di Ricerca per la Protezione Idrogeologica (IRPI - sede di Perugia), l’Ordine dei Geologi della Lombardia, l’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Pavia e l’Ordine dei Dottori Agronomi e dei Dottori Forestali di Milano. Hanno partecipato all’evento la Fondazione CARIPLO (finanziatore del progetto), la Regione Lombardia, la Provincia di Pavia, la Fondazione “Oltrepò Pavese” e la Comunità Montana Oltrepò Pavese.

I risultati delle ricerche

Sono state così presentati a un pubblico di professionisti che operano direttamente sul territorio (Geologi, ingegneri e Agroforestali) i risultati delle ricerche sullo sviluppo di metodi innovativi per prevedere frane superficiali e alluvioni, che integrano nuovi strumenti e metodi quali mappe satellitari di umidità del suolo e di pioggia. È stata confermata l’importanza del monitoraggio continuo del territorio e degli eventi atmosferici, al fine di ridurre al massimo i rischi legati al dissesto idrogeologico, contestualmente ai cambiamenti climatici in atto, che hanno e stanno modificando radicalmente la distribuzione delle precipitazioni sia a livello spaziale che temporale.

I risultati ottenuti dal Progetto Andromeda costituiscono la base per sviluppi futuri di sistemi di allertamento precoce dei fenomeni franosi e di alluvione, in collaborazione con la Protezione Civile di Regione Lombardia, potenzialmente usufruibili direttamente dagli “stakeholders” del progetto stesso: comuni, Provincia, Protezione Civile.

Cliccando qui è possibile visionare il Progetto Andromeda

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