Pavia

In camera da letto marijuana, hashish, funghi allucinogeni e pasticche: arrestato

In manette è finito un ecuadoriano di 32 anni che dovrà rispondere di spaccio.

In camera da letto marijuana, hashish, funghi allucinogeni e pasticche: arrestato
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Nella giornata di sabato 2 ottobre 2021, a Pavia, la Polizia di Stato ha tratto in arresto un soggetto ecuadoriano, M.B.E.A. classe 1989, per il reato di detenzione illecita di sostanza stupefacente ai fini di spaccio.

Il fare sospetto

Nel dettaglio, la Squadra Volante, durante il normale servizio di controllo del territorio ha notato la presenza di un ragazzo il quale, con fare sospetto, si avvicinava ad uno stabile nei pressi del centro cittadino. Gli agenti hanno proceduto al controllo del giovane, il quale ha dichiarato spontaneamente di trovarsi in quei pressi per acquistare sostanza stupefacente.

L'odore di marijuana

Gli operatori sono così entrati all'interno della palazzina. Qui hanno trovato la porta di un'abitazione, dalla quale usciva un forte odore di Marjiuana, aperta. Entrati all'interno della casa, hanno potuto constatare la presenza del locatario dell'immobile e di quattro ragazzi, uno dei quali riferiva di essersi lì recato al fine di comprare della sostanza stupefacente. Quest'ultimo, trovato in possesso di circa mezzo grammo di sostanza stupefacente del tipo marjuana, è stato sanzionato amministrativamente.

Marijuana, hashish, funghi allucinogeni e pasticche

In considerazione delle evidenze emerse, gli agenti hanno proceduto alla perquisizione personale e domiciliare a carico del locatario dell'immobile, che dava esito positivo in quanto, all'interno della sua camera da letto, sono stati rinvenuti circa 200 grammi di sostanza stupefacente del tipo marijuana, 100 grammi di sostanza stupefacente del tipo hashish, 6 grammi di sostanza di funghi allucinogeni, alcune pasticche, una piantina di cannabis, denaro per una somma pari a 215 euro e, infine, due bilancini di precisione e del materiale per il confezionamento della sostanza.

La condanna

Quanto rinvenuto è stato sottoposto a sequestro. L'autore del reato è stato quindi tratto in arresto e, terminate le formalità di rito, condotto in carcere in attesa dell'udienza di convalida. La stessa si è svolta con rito direttissimo in data 4 ottobre. Il soggetto ha patteggiato venendo così condannato a due anni di reclusione e 3.000 euro di ammenda, con sospensione condizionale della pena.

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