Cosa sappiamo sull'assessore leghista che ha sparato a un immigrato a Voghera
Il fatto che l'ex poliziotto portasse con sè un'arma carica è stato contestato pubblicamente, nella giornata di ieri, sul luogo del delitto.
Un caso ormai destinato ad andare oltre la cronaca, quello dell'assessore leghista alla Sicurezza Massimo Adriatici che nella tarda serata di martedì, 20 luglio 2021, a Voghera ha sparato in piazza Meardi, uccidendo un immigrato, il 39enne marocchino Youns El Boussetaoui.
Il caso di Voghera accende la polemica politica nazionale
Il leader del Carroccio Salvini lo difende a spada tratta e in tv ha ammonito: "Chiederete scusa a questo assessore", sposando la causa della legittima difesa.
#Voghera, nessun "far-west": si fa strada l'ipotesi della legittima difesa. pic.twitter.com/kw2O79CfMJ
— Matteo Salvini (@matteosalvinimi) July 21, 2021
Il segretario del Pd Letta invece esorta affinché nessuno si sostituisca alle Forze dell'ordine, cogliendo l'occasione per lanciare una campagna contro le armi private.
Oggi a #Voghera un uomo è morto, per colpa di una #pistola. È un giorno triste. Saranno inquirenti e autorità giudiziarie a decidere. Nessuno si sostituisca a loro. Ma una cosa dobbiamo e possiamo farla: #StopArmiPrivate. In giro con le armi solo poliziotti e carabinieri.
— Enrico Letta (@EnricoLetta) July 21, 2021
Eccesso colposo di legittima difesa: i tre punti di domanda
Il nodo della questione sarà:
- accertare se il marocchino 39enne stava effettivamente infastidendo gli avventori ai tavolini del bar e in particolare una donna, che Adriatici avrebbe deciso di difendere;
- confermare che, seppur disarmato, l'immigrato ha fisicamente aggredito l'assessore lanciandogli addosso una bottiglia di birra, poi colpendolo con almeno un pugno e poi con uno spintone;
- verificare se la pistola dell'avvocato aveva già il colpo in canna o meno.
Questi tre elementi potranno portare il pm incaricato a confermare o meno l'ipotesi di reato: eccesso colposo di legittima difesa.
"L'assessore alla Sicurezza mi rende insicura"
Il gip ha ritenuto che il colpo sia partito in maniera involontaria, ma proprio il fatto che l'ex poliziotto portasse con sè un'arma carica è stato contestato pubblicamente, nella giornata di ieri, in particolare da una cittadina che, sul luogo del delitto (dov'è anche spuntato un cartello con la scritta: "Ti sia lieve almeno la terra, 'Mustà, perché la vita per Te non è stata lieve"), ha attaccato apertamente l'assessore-pistolero dichiarando ai tanti giornalisti presenti:
"Non mi sento sicura in una città dove l'assessore alla Sicurezza va in giro con un pistola e spara a una persona che aveva sofferenze psichiche".
Intanto, nel corso delle ore sono emersi alcuni dettagli circa la dinamica del fatto:
La sorella del marocchino ucciso a Voghera non perdona l'assessore-pistolero