Nel Lodigiano

Operazione antibracconaggio, inseguiti (per quattro ore) e fermati tre cacciatori non autorizzati

I bracconieri stavano utilizzando strumenti vietati per l'abbattimento di animali selvatici di grossa taglia.

Operazione antibracconaggio, inseguiti (per quattro ore) e fermati tre cacciatori non autorizzati
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Polizia provinciale e Locale di Lodi sventano un’operazione di bracconaggio.

Operazione antibracconaggio

Si è conclusa alle 21.45 della sera di mercoledì 24 febbraio 2021, un’operazione antibracconaggio condotta nelle campagne tra Orio Litta e Senna Lodigiana, dal Comando di Polizia Provinciale e Locale di Lodi, guidato dal Comandante Fabio Germanà.

L’inseguimento e il fermo

Su segnalazione dei residenti della zona, le forze di polizia sono intervenute intorno alle 18.00 e, con il supporto di alcune guardie giurate venatorie volontarie, hanno dato il via a un inseguimento, anche appiedato, che si è protratto per quasi quattro ore, fino alla cattura dei soggetti: tre italiani, rispettivamente classe 1985, 1991, e 2003, residenti a Chignolo Po, Massalengo e Orio Litta.

I tre al momento sono indagati in concorso per violazione della legge sulla protezione della fauna selvatica e il prelievo venatorio.

Volevano abbattere animali di grossa taglia

Sul posto è stato infatti sequestrato un faro alogeno di cui è vietato l’utilizzo, insieme a un fucile, modello “Redmington 700”, calibro 270, probabilmente destinati all’abbattimento di cinghiali, caprioli o altri animali selvatici di grossa taglia. L’accusa è inoltre quella di aver contravvenuto alla legge regionale sulla caccia (n.17/2004) che definisce il calendario della stagione terminata il 31 gennaio scorso.

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